UMBERTIDE - Si è svolto oggi pomeriggio al Museo di Santa Croce di Umbertide il convegno “Gioco d'azzardo patologico: la cura oltre l'eccesso” promosso da Istituto Prosperius, Comune di Umbertide, Asl 1 e Osservatorio per le dipendenze. Scopo dell’iniziativa accendere i riflettori su una patologia che, nonostante sia sempre più diffusa, è ancor oggi sottovalutata tanto da non essere inserita nei livelli essenziali di assistenza, e allo stesso tempo promuovere il percorso di riabilitazione per pazienti affetti da gap (gioco d'azzardo patologico) che verrà a breve attivato all’istituto Prosperius.

Il convegno si è aperto con l’introduzione del dottor Paolo Milia, responsabile dell’area neurologica del centro di riabilitazione, e gli interventi delle autorità, il direttore sanitario dell’istituto Marco Caserio, il direttore del Distretto sanitario dell’Alto Tevere dell’Asl 1 Daniela Felicioni, il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti e l’assessore alle Politiche sociali Stefania Bagnini.

“Il gioco d’azzardo è vietato per legge ma viene consentito tramite un regime di deroghe – ha affermato l’assessore Bagnini – questa è la prima contraddizione dello Stato che è allo stesso tempo garante dei cittadini e monopolista dei giochi; da un lato incita a giocare attraverso pubblicità ingannevoli e dall’altra spende per curare le persone affette da gap. Quando giochiamo al Superenalotto, nessuno ci dice che abbiamo soltanto una probabilità su 600 milioni di fare sei, e che è più probabile che la Terra venga colpita da un asteroide. Inoltre è soprattutto nei momenti di crisi che il gioco d’azzardo esercita un appeal maggiore, soprattutto tra le classi più deboli, per questo come Amministrazione comunale non possiamo non prendere una posizione, ed anzi, dobbiamo agire tramite l’informazione e la promozione dei valori umani”.

“Il gioco d’azzardo è un problema reale, spesso legato ad altre dipendenze – ha dichiarato il sindaco Giulietti – il convegno di oggi vuole essere un’occasione per riflettere sulla patologia ma anche un primo passo per far sì che nella nostra città, attraverso l’istituto Prosperius, venga attivato un percorso di riabilitazione per chi ne è affetto”.

“Umbertide e l’Alto Tevere hanno sempre avuto un’attenzione particolare verso le dipendenze – ha aggiunto la dottoressa Felicioni – il gioco d’azzardo è un problema di salute collettiva che necessita di un percorso di assistenza e riabilitazione”. “Da 14 anni l’Istituto Prosperius opera ad Umbertide nel settore della riabilitazione – ha spiegato a sua volta il direttore sanitario Caserio ¬ - anche la patologia del gioco d’azzardo necessita di riabilitazione perché siamo di fronte a persone con un handicap, non motorio ma comportamentale”.

Il convegno è entrato nel vivo con le relazioni degli esperti, il direttore del comitato scientifico dell’Osservatorio per le Dipendenze dottor Norberto Pentiricci, Fabio Lucchini, coordinatore del team psicoterapeutico “Giocaresponsabile”, il dottor Federico De Salvo, neuropsicologo dell'Istituto Prosperius e il dottor Francesco Artegiani, psicologo.

Dai vari interventi è emersa la portata del fenomeno del gioco d’azzardo patologico, tanto da essere stato definito dal dottor Pentiricci “un’epidemia strisciante”: oggi in Italia sono 800mila i giocatori patologici che avrebbero bisogno di trattamento, a fronte di soli 6mila in cura, ma almeno 3 milioni sarebbero a rischio gap. Nel nostro Paese ci sono 15 milioni di giocatori, il 10,8% ha l’impulso di giocare sempre più denaro e il 5,3% nasconde l’entità delle somme spese. Il giocatore tipo è un cittadino del Sud (47%), uomo (86%), tra i 25 e i 34 anni di età (32%). Il 50% degli uomini e il 29% delle donne ha giocato almeno una volta nella vita, il 14% dei ragazzi (4% per le ragazze) ha provato le slot machine e il 30% ha fatto scommesse sportive.

Proprio le slot machine rappresentano una bella fetta dei soldi spesi per giocare, ben 9,2 miliardi di euro su un totale di 18,4 miliardi di euro andati in fumo nel 2011 tra poker e lotterie. Negli ultimi due anni inoltre il ricorso al gioco on line è aumentato del 104%, a fronte di un calo del 24% dei giochi tradizionali (lotterie), e ne è una dimostrazione il fatto che le entrate erariali non sono cresciute di pari passo con il boom dei soldi spesi per tentare la fortuna.

Per combattere la patologia quindi è necessario fare prevenzione ed informazione ma per chi ne è già affetto serve un trattamento di riabilitazione specifico. L’obbiettivo dell’Istituto Prosperius è infatti proprio quello di attivare un percorso riabilitativo dai 30 ai 45 giorni di durata, in regime di day hospital o ricovero, durante il quale il paziente viene seguito da esperti per la cura della malattia e il reinserimento nella società. Il progetto partirà a breve, non appena verrà inaugurata la nuova ala dell’istituto, che consentirà di avere a disposizione 36 posti letto in più.


 

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