Energia/ Siemens-Angelantoni accendono il solare in Umbria
PERUGIA - Il nuovo stabilimento di Archimede Solar Energy (ASE) e' stato inaugurato a Villa San Faustino, Massa Martana (Perugia). ASE - joint venture tra Angelantoni Industrie (55%) e Siemens (45%) - produce ricevitori solari che utilizzano sale fuso come fluido termovettore. Una tecnologia all'avanguardia messa a punto nell'ultimo decennio in Italia nei laboratori ENEA, e perfezionata con processi e ulteriori brevetti propri di ASE.
Lo stabilimento ad alta tecnologia, realizzato in tempi brevissimi, e' un benchmark in termini di eccellenza con macchinari interamente customizzati e processi innovativi. "L'investimento totale sostenuto per la start-up di ASE, l'industrializzazione dei prodotti e processi e la realizzazione del nuovo stabilimento e' stato di oltre 50 milioni di euro - ha dichiarato Gianluigi Angelantoni, CEO di Angelantoni Industrie.
La produzione comincera' con una capacita' annua di 75.000 ricevitori, e potra' essere aumentata a 140.000 (circa 300MW), offrendo lavoro a 200 persone, figure professionali di alta specializzazione".
A lato dello stabilimento e' in corso di realizzazione una centrale dimostrativa 'stand-alone' con una potenza di 350 kW per attivita' di Ricerca & Sviluppo e formazione.
"Siemens investe dove c'e' eccellenza - ha spiegato Federico Golla, CEO di Siemens Italia - e i tubi ricevitori a sali fusi di Archimede Solar Energy rappresentano un decisivo passo avanti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli impianti termodinamici a concentrazione sono alla base di importanti opportunita' per il futuro nei paesi della Fascia Solare. Siemens e' gia' fornitore di una gamma completa di prodotti per l'industria del solare termodinamico".
La tecnologia del solare termodinamico a concentrazione - Concentrating Solar Power (CSP) - si basa sulla produzione di energia elettrica generata da vapore, senza uso di combustibili fossili. I tubi ricevitori sono installati nel fuoco di grandi specchi parabolici che, riflettendo i raggi solari, riscaldano i sali fusi che scorrono al loro interno, fino alla temperatura di 550 gradi C. Il fluido ad altissima temperatura vaporizza poi l'acqua all'interno di uno scambiatore, producendo il vapore che immesso in turbina genera energia elettrica. Un particolare importante e' la possibilita' di accumulare il calore generato in appositi serbatoi di stoccaggio, per fornire l'energia elettrica anche nelle ore notturne o in situazioni di scarsa luminosita'.
Lo stabilimento ad alta tecnologia, realizzato in tempi brevissimi, e' un ''benchmark - e' detto in una nota del gruppo - in termini di eccellenza con macchinari interamente customizzati, processi innovativi e un livello di automazione che assicura una produzione efficiente''.
''La produzione - ha spiegato Gianluigi Angelantoni - comincera' con una capacita' annua di 75.000 ricevitori, e potra' essere aumentata a 140.000 (circa 300MW), offrendo lavoro a 200 persone, figure professionali di alta specializzazione''. A lato dello stabilimento e' in corso di realizzazione una centrale dimostrativa 'stand-alone' con una potenza di 350 kW per attivita' di ricerca, sviluppo e formazione. La tecnologia del solare termodinamico a concentrazione - ''Cps'', Concentrating Solar Power - si basa sulla produzione di energia elettrica generata da vapore, senza uso di combustibili fossili. I tubi ricevitori, elemento chiave di questa tecnologia, sono installati nel fuoco di grandi specchi parabolici che, riflettendo i raggi solari, riscaldano i sali fusi che scorrono al loro interno, fino alla temperatura di 550C. Il fluido ad altissima temperatura vaporizza poi l'acqua all'interno di uno scambiatore, producendo il vapore che immesso in turbina genera energia elettrica.
L'uso dei sali fusi nei tubi ricevitori, grazie alle alte temperature raggiunte, puo' aumentare in modo significativo l'efficienza delle centrali solari termodinamiche con un impatto complessivo sul costo livellato dell'elettricita' (Levelized-Cost-of-Electricity). Un particolare importante e' la possibilita' di accumulare il calore generato in appositi serbatoi di stoccaggio, per fornire l'energia elettrica anche nelle ore notturne o in situazioni di scarsa luminosita'.
''Grazie al forte focus sulla tecnologia e la R&S, Archimede Solar Energy - si legge ancora nella nota - vuole giocare un ruolo importante nello sviluppo del solare termodinamico a concentrazione''. In Italia e' in esercizio la centrale termodinamica Enel a sali fusi di Priolo Gargallo (Siracusa), denominata Archimede (5MW), che e' collegata alla centrale a ciclo combinato. Grazie a nuovi incentivi, attualmente allo studio del Governo, sulle tecnologie Csp (per piccole e grandi centrali), nel Sud Italia potranno partire vari progetti. L'esperienza maturata in tali impianti in Italia - conclude la nota - permettera' alle aziende che operano in questo settore industriale (associate Anest) di esplorare le opportunita' di mercato nelle regioni e paesi della fascia solare, come Stati Uniti, Mediterraneo, Sud America, Australia, India e Cina.
Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il premio Nobel Carlo Rubbia, il Commissario ENEA Giovanni Lelli, il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, e il Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente Dr. Corrado Clini oltre al top management di Siemens Italia e Angelantoni Industrie.
''Quella di oggi e' una bella giornata per l'Umbria, ma anche per la Regione come istituzione, che ha creduto e sostenuto il progetto Archimede solar energy. Troppo spesso in questi ultimi tempi siamo costretti ad occuparci di crisi industriale e aziendale, mentre oggi inauguriamo un nuovo e innovativo stabilimento'': ha dichiarato la presidente Marini che ha quindi sottolineato come ''l'iniziativa che prende avvio oggi, e' importante sotto diversi punti di vista''. ''Innanzitutto - ha aggiunto - perche' si tratta di un'impresa manifatturiera che realizza un investimento innovativo per cio' che riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come il sole. E' questo un esempio concreto di green economy che, spesso, viene confusa con la realizzazione di semplici impianti per la produzione di energia. Al contrario, cio' che si deve intendere come energia verde e' in realta' un modo e una cultura di pensiero, non solo legata alla produzione di energia, ma al modello di sviluppo industriale e ad uno stile di vita ambientalmente compatibile''.
La presidente Marini ha infine ricordato come la Regione Umbria abbia sostenuto questo progetto ''intervenendo direttamente in un'operazione di bonifica ambientale del sito in cui sorge lo stabilimento, finanziata dall'ente con un importo di 12 milioni di euro''. ''Vogliamo come Umbria concorrere - ha concluso la Marini - nel raggiungimento dell'obiettivo stabilito dall'Unione europea, il cosiddetto 20-20-20, e cioe' arrivare entro il 2020 ad una quota di produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili pari al 20 per cento del nostro fabbisogno''.
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