PERUGIA - La centrale Enel di Bastardo, impianto riconvertito da lignite a carbone negli ultimi anni '90, capace di produrre 150 megawatt e considerato strategico sia per collocazione che per qualita' produttiva, di recente e' stato declassato, fino alla dichiarazione di ''riserva fredda'' decisa dall'Enel lo scorso febbraio: lo sostiene il capogruppo Udc in Consiglio regionale Sandra Monacelli che sul ''ridimensionamento'' dell'impianto interroga la Giunta regionale.

Lo fa - riferisce Palazzo Cesaroni - evidenziando che questo ripensamento dell'Enel sta provocando problemi e forti tensioni in diversi ambienti, a partire dal porto di Ancona dove arrivano le 400 mila tonnellate annue di carbone necessarie al funzionamento della centrale. Monacelli spiega infatti che l'autorita' portuale di Ancona sta valutando l'ipotesi di annullare la concessione per il trasporto del carbone su ferrovia fino a Bastardo; mentre la cooperativa che gestisce il trasporto su gomma sta ripensando la sua organizzazione, a fronte del basso indice di utilizzo dei mezzi, rispetto agli investimenti fatti.

Nel far presente che l'Enel ha ridotto il budget specifico per Bastardo ad un solo mese di funzionamento, il capogruppo Udc chiede come sia possibile che venga ridimensionato un impianto che offre elevatissime garanzie di impatto ambientale e di qualita' dell'aria misurata costantemente dall'Arpa. Nel merito evidenzia che solo fino al 2009 la centrale di Bastardo ha fatto registrare un elevatissimo indice di utilizzo. Proprio per questo, conclude la Monacelli, non sono accettabili le decisioni ultime dell'Enel, ''proprio nel momento in cui la crisi libica ha sospeso le forniture di combustibile verso l'Italia''.

Da parte sua l’Enel afferma che non vi sarà ''Nessuna riduzione degli investimenti che saranno in linea con gli anni passati'' da per la centrale di Bastardo. ''Grazie alla riduzione delle emissioni e alle azioni messe in campo da Enel - e' detto in una sua nota diffusa dall'ufficio stampa -, in accordo con la Regione Umbria e il ministero dell'Ambiente la centrale Pietro Vannucci di Bastardo ha ottenuto l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che avra' una validita' di otto anni. Enel ha cosi' sottoscritto nel giugno scorso un accordo con la Regione Umbria e il Centro ricerche biomasse per uno studio di fattibilita' dell'utilizzo di biomasse (lignina) in sostituzione di una parte del combustibile. A febbraio verranno effettuate le prime caratterizzazioni della combustione in laboratorio dell'impianto umbro che prevede un piano di miglioramento ambientale teso alla riduzione delle emissioni, come stabilito con il ministero dell'Ambiente''.

L'Enel ha quindi spiegato che ''la produzione di energia elettrica, diminuita in tutte le centrali per la minore richiesta da parte del mercato, ha influito anche sulla centrale di Bastardo che nel 2009 e' stato chiamato a produrre dal Gestore del servizio elettrico per 2.500 ore pur rimanendo sempre disponibile all'esercizio''.

''Enel - prosegue la nota - nonostante la crisi che ha riguardato anche le attivita' del porto di Ancona, rimane l'operatore principale e continuera' a garantire i contratti in essere con le ditte portuali. Nella centrale Pietro Vannucci lavorano oggi oltre 150 persone (tra diretti e indiretti) che fanno dell'impianto di Gualdo Cattaneo uno dei maggiori poli industriali della Regione preservando il lavoro e rispettando l'ambiente e la salute dei cittadini umbri''.
 

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