Enel/ Comin: trasparenza e dialogo per le nuove sfide del pianeta
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PERUGIA - Cambiamento climatico, sovrappopolazione, migrazioni, questione energetica, sono alcune delle principali sfide che attendono l'umanità da qui al 2030. Per capire quali rischi si corrono e quali sono le strade per uscirne indenni, si è svolto oggi a Perugia, un dibattito con giornalisti ed esperti di comunicazione per individuare le possibili risposte a queste grandi problematiche dei prossimi vent'anni.
L'iniziativa è stata organizzata da Enel, la più grande azienda elettrica italiana e considerata una delle maggiori utilities d'Europa, presente con questo panel di discussione anche quest'anno all'interno del programma del Festival internazionale di giornalismo, giunto alla sesta edizione, manifestazione che si sta svolgendo a Perugia.
A parlare del tema il direttore relazioni esterne Enel Gianluca Comin, autore insieme al docente universitario Donato Speroni del libro (“2030, la tempesta perfetta: come sopravvivere alla grande crisi”) dal quale l'incontro è partito. Lavoro che prende spunto da uno studio fatto dal Governo inglese e affidato ad un team di scienziati.
Al dibattito sono intervenuti anche Sergio Rizzo del Corriere della Sera, Mauro Tedeschini ex direttore La Nazione e Sarah Varetto direttore Sky Tg24, moderati dal vicedirettore del Tg3 Giuliano Giubilei.
Come sottolineato durante il panel dai giornalisti presenti, “trasparenza, responsabilità e dialogo dovranno essere alla base di una nuova maniera di fare informazione, che deve sapere affrontare ed evitare l'imminente ‘tempesta perfetta’ e saper andare oltre la semplice denuncia”, perché entro la data indicativa del 2030 “verranno al pettine molti nodi”.
“Come azienda - ha affermato Comin - siamo presenti in 40 Paesi e quindi abbiamo un osservatorio privilegiato, considerando anche che sul tavolo ci capitano spesso documenti e ricerche che tracciano talvolta uno scenario preoccupante”.
Oltre all'analisi delle grandi sfide, durante l'incontro si è cercato di identificare anche le possibili risposte, tra cui “l'innovazione tecnologia, una governance internazionale più efficace, un'informazione che vada sempre più alla ricerca della verità e comportamenti individuali più sostenibili”.
“Le soluzioni ci sono e alla portata”, ha ricordato Comin. “La tecnologia - ha aggiunto - è uno dei fattori che salveranno il pianeta perché nei prossimi dieci anni, siamo sicuri, ci sarà un salto tecnologico che permetterà di risparmiare risorse e di consumare meglio. E sulla spinta dell'opinione pubblica, altro fattore importante, i Governi saranno costretti a prendere soluzioni sempre più radicali”.
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