Le mie emozioni spaccano in due la giornata di festa. 
Da un lato sento la felicità di un giorno in cui (quasi) tutto il mondo si ferma. Stacca dalla sua frenetica (e schiacciante) attività produttiva… prova ad immaginare e percepire la possibilità di una quotidianità “altra”, collettiva, piena di affetti, di scambi, di ritmi lenti. Un momento per ritrovarsi come persone “non produttive”… uno stacco che ci consiglierebbe di indagare il “senso” dello scopo del nostro “produrre”…
Dall’altro sento il dolore che la guerra continua a portare nel mondo. La distruzione, la morte, la sopraffazione delle armi sempre più sofisticate, automatiche, in grado di uccidere senza il senso della pietà (e neanche dell’odio). Solo come decisione “contabile” e asetticamente prodotta.
Queste sue parti di me si alternano cercando un equilibrio e l’augurio di questo giorno di festa spero faccia prevalere in me la serenità e la rafforzi in te!
Buon ferragosto!

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