PERUGIA - Dati non ufficiali del Ministero dell’Interno sulla situazione degli sfratti per il 2010 sostengono che la situazione “casa” si avvia ad essere una delle più gravi emergenze sociali dei prossimi mesi. 65.000 nuove sentenze di sfratto di cui 56.150 per morosità, 110.000 richieste di esecuzione con la forza pubblica. E si tratta di dati incompleti, destinati probabilmente a crescere. Come sono cresciuti dal 2008 al 2010. “Un trend verso l’alto che sarà inarrestabile se non ci si mettono le mani, sostiene l’assessore all’edilizia residenziale pubblica, Stefano Vinti, preoccupato anche per i dati regionali: 870 sfratti per il 2010, il 90% per morosità, afferma l’Unione Inquilini dell’Umbria.

Cosa accadrà nel 2011, considerando che è stato praticamente annullato il sussidio che permetteva ai comuni di dare il contributo affitti a numerosissime famiglie? Non ci vuole una sfera di cristallo per prevedere un ulteriore aggravamento della situazione. Senza adeguate misure, i sindacati inquilini, prevedono 250.000 nuovi sfratti nei prossimi tre anni, di cui 220.000 per morosità incolpevole”.

In questo quadro, afferma Vinti, “Qual è la risposta del Governo? Titoli vuoti ed annunci, come “Social Housing”, parole magiche ma che non funzionano se non si riempiono di contenuti, e a quanto pare agli annunci non fanno seguito misure concrete. I numerosi piani casa varati non sono altro che favori e permessi a chi la casa ce l’ha già. E chi invece la casa non ce l’ha? Per queste famiglie non c’è risposta. Maggiore cementificazione, facilitazioni per ampliamenti non servono a nessuno e tanto meno a chi ha semplicemente bisogno di un’abitazione”.
“E’ necessario sospendere gli sfratti, conclude l’assessore Vinti, per i “colpevoli” di morosità incolpevole. E’ necessario un vero piano casa finalizzato agli alloggi popolari e che ripristini il sostegno agli affitti. In poche parole è necessaria una concreta politica della casa come diritto per tutti”.


 

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