PERUGIA - “E' sempre più urgente mettere intorno a un tavolo istituzioni, parti sociali, associazioni e società civile per affrontare quella che diventa ogni giorno di più un'emergenza assoluta per la nostra regione: il problema casa”. A rilanciare la proposta di una conferenza regionale sulla casa è Vasco Cajarelli, segretario regionale Cgil che, insieme al Sunia e di concertro con gli altri sindacati e le altre associazioni degli inquilni, aveva già lanciato una settimana fa un grido di allarme.

Il Governo nazionale ha infatti ridotto da 2,4 milioni a 182mila euro il finanziamento del Fondo Sostegno Affitti che consente ai Comuni di erogare aiuti alle famiglie più bisognose per fronteggiare il pagamento del canone per l’abitazione. Un taglio pesantissimo, che metterà seriamente a rischio l’accesso ai contributi per migliaia di famiglie umbre (circa 9mila quelle finanziate lo scorso anno) e porterà – avvertono la Cgil e il Sunia – ad un’impennata del numero di sfratti esecutivi nella nostra regione (che solo nella provincia di Perugia sono già 740).

Come se non bastasse, a sei mesi dall'entrata in vigore la cedolare secca si rileva un “flop” lasciando che, “senza freni, il caro affitti escluda dal mercato fasce sempre più ampie di popolazione”, con un canone medio pari a 1.050 euro (a livello nazionale). Il dato è emerso da un'indagine del Sunia e della Cgil che ha monitorato gli effetti della norma prevista dal decreto legislativo sul federalismo fiscale, che ha introdotto l'imposta sostitutiva sui redditi da locazione nota come cedolare secca.

Insomma, il minore introito nelle casse nazionali, che il sindacato ha denunciato essere “un vero e proprio regalo dello Stato ai proprietari”, non ha comportato un analogo “regalo dei proprietari agli inquilini”.

Un'ulteriore ragione per dare immediatamente vita ad un momento di riflessione e confronto sul problema, afferma la Cgil. “Ci rivolgiamo direttamente alla Regione e a tutti gli enti locali – conclude Cajarelli – perché si faccia promotrice della conferenza regionale di cui sentiamo fortemente l'esigenza, anche per affrontare prontamente la questione delle centinaia di appartamenti sequestrati alla Camorra a Ponte San Giovanni, sul cui recupero e possibile riutilizzo chiediamo alle istituzioni, Comune di Perugia in primis, di muoversi immediatamente”.
 

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