PERUGIA - Forse Elisa Benedetti, la 25enne di Citta' di Castello trovata morta nell'hinterland perugino, avrebbe dovuto incontrare un certo ''Matteo'. E' quanto pubblicato stamani su ''Il Giornale dell'Umbria'' diretto da Giuseppe Castellini, in un articolo in cui si avanza questa ipotesi senza rivelarne la fonte.

Il nome maschile, da quanto si legge nel quotidiano, sarebbe emerso a seguito dell'incidente occorso alla giovane, che stava viaggiando a bordo di una Fiat Punto dell'amica Vanessa e della sua incomprensibile reazione. Elisa, infatti, si era messa al posto di guida per poi allontanarsi sulla Punto, lasciando l'amica a compilare il Cid. Da quanto emerso finora l'azione della giovane sarebbe avvenuta in modo silenzioso, il quotidiano invece, riportando il racconto del testimone avrebbe parlato della ''necessita''' di recarsi a Ponte Pattoli per incontrare ''Matteo''.

L'amica quindi, rimasta a piedi, si sarebbe fatta accompagnare nella discoteca Red Zone di Ponte Pattoli per potersi riunire ad Elisa, senza pero' incontrarla. Un addetto alla sicurezza del locale avrebbe detto a Vanessa e ai suoi accompagnatori di avere notato una giovane su una Punto allontanarsi urtando un sostegno della recinzione . L'amica avrebbe chiesto, si legge ancora, di essere portata nei dintorni, a San Marco e poi a Ponte Felcino, rispettivamente un quartiere ed una frazione del capoluogo, non nelle immediate vicinanze l'uno dall'altra, e, all'esito infruttuoso delle ricerche, si sarebbe fatta raggiungere dai genitori a Resina, altro paese nelle vicinanze di Ponte Pattoli.

Ed Elisa? Da quanto ipotizza ancora il servizio, nel suo girovagare (per cercare Matteo?) avrebbe raggiunto un strada secondaria nei pressi di Civitella Benazzone, suonato il clacson intorno a mezzanotte e mezzo davanti alla casa di un uomo R.R. di mezza eta' al quale avrebbe detto di ''aver sbagliato casa'' ed ancora ''devo andare su'', dirigendosi dalla parte opposta da dove era arrivata.
 

Condividi