Joe Biden, in corsa per la presidenza a stelle e strisce, ha annunciato la sua scelta per il ruolo di vice presidente: la senatrice 55enne della California, Kamala Harris. La decisione è stata accolta con favore da tutto il partito dell’asinello che scalcia: dai moderati alla parte più di sinistra, fino alla deputata del Michigan Rashida Tlaib, probabilmente la più a sinistra di tutti attualmente. Anche il senatore del Vermont, Bernie Sanders, si è pronunciato sulla decisione: “Congratulazioni a Kamala Harris, che entrerà nella storia come prossimo vicepresidente. Sa cosa serve per difendere i lavoratori, lottare per l’assistenza sanitaria per tutti e abbattere l’amministrazione più corrotta della storia. Mettiamoci al lavoro e vinciamo”. Da tutte le parole pronunciate dall’ambiente del Partito Democratico si evince la volontà di raggiungere l’obiettivo finale: fare eleggere alla Casa Bianca il ticket Biden-Harris.

La Harris si sposta tra un centro moderato e una proiezione più liberal. Per esempio ha presentato insieme a Alexandria Ocasio-Cortez una proposta di legge comune sull’equità del clima. La scelta di Biden sembra aver rivitalizzato questa campagna elettorale al tempo del Coronavirs, e adesso in molti sono curiosi di assistere al confronto fra Kamale Harris e Mike Pence, in programma per il 7 ottobre. Infatti, la Harris ha una qualità che manca a Biden: la capacità di sferrare attacchi abili e diretti. Infine, un suo possibile ruolo come futuro presidente, dopo il primo mandato di Biden, molto dipenderà da quanto sarà efficace la sua azione in questa particolare corsa alla Casa Bianca.

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