Elezioni Umbria – Candidato Pd. Già fatto?
Di Ciuenlai - Lo schema è sempre lo stesso. Un personaggio conosciuto , d’area, che sia legato ad un progetto che possa chiamersi “civico”. Un altro Giubilei insomma con una novità. Il candidato Presidente dell’ex Centrosinistra dovrà essere un moderato col bollino bianco timbrato, possibilmente un cattolico che piaccia alla chiesa umbra, abbia una esperienza politica o sindacale e, magari, anche qualche competenza nella gestione degli Enti Pubblici (parentesi che il Giornalista del Tg3 fosse considerato troppo Bolscevico, mi mancava).
L’identikit è dunque bello che fatto e, scoprendo il primo segreto di pulcinella, arriviamo dritti al “Cantiere civico”, il progetto animato dal Prof Luca Ferrucci e dal Presidente di Confcooperative Umbria Andrea Fora. Nonostante le smentite di rito, sono loro i papabili. E siccome Ferrucci si è escluso a favore di Fora, salvo sorprese, il candidato a competere con il centrodestra per la poltrona di Governatore dell’Umbria dovrebbe essere proprio lui.
Radio scarpa racconta che l’operazione, benedetta da Zingaretti, sarebbe stata pilotata da Marina Sereni in accordo con il Commissario del Pd Valter Verini. Del resto diverse, tante delle firme che sulla lettera manifesto dell’iniziativa, sono personaggi della cultura, della società e dell’economia umbra che da sempre gravitano nell’area del Partito Democratico. Parecchi avevano sostenuto anche Giubilei “detto il rosso”. Parliamo di Loris Nadotti, di Paolo Belardi, di Flavia Baldassarri, dell prof/ssa Margherita Raveraira, degli ex assessori del Comune di Perugia, Andrea Cernicchi e Lorena Pesaresi , di Dante Andrea Rossi, ex segretario provinciale del Pd, di Stefano Bucaioni di Omphalos, dell’esponente storico della sinistra Dc Mario Roych, dell’ex vicesindaco di Perugia Fabio Maria Ciuffini, di Walter Ceccarini dell’Ance, ma anche ultimo segretario provinciale del Pci, di Fabio Mariottini dell’Arpa e animatore di Micropolis, di Gabriella Mecucci giornalista ex direttore del Giornale dell’Umbria ed ex redattrice dell’Unità e via centro sinistrando).
Come a Perugia la proposta di Ferrucci si rivolge a tutte le forze che si oppongono ad una “legalizzazione” della Regione. Se non ci saranno intoppi (ma è difficile) “Cantiere Civico” diventerà lista dando il via ad una forma di coalizione “modello Ulivo” , alla quale dovrebbero aderire il Pd (che però sarebbe condannato, ancora una volta, a stare nelle retrovie per evitare quel fenomeno del rigetto elettorale che tanto è costato a questo partito e ai suoi alleati), la sinistra con dentro tutti o quasi i cespugli nazionali e locali che la caratterizzano e un raggruppamento che fa riferimento al mondo cattolico, ai liberali e ai conservatori in fuga dal centrodestra (ma ce ne sono?).
Mi direte ma se non ha funzionato nel capoluogo, perché una roba simile dovrebbe aver successo in Regione, con una maggioranza “affine” come appartenenza politica, che non ha retto alle inchieste giudiziarie di Sanitopoli e che “vanta” un declino elettorale da Guinness dei primati (in poco più di due lustri ha delapidato qualcosa come il 40% dei consensi)?
Adesso ve lo spiego. La direzione del Pd umbro conta (come quella nazionale) su un cambiamento radicale della situazione e su un forte declino del Salvinismo. Inoltre la squadra di “Cantiere Civico”, per le alte professionalità e capacità di chi vi aderisce (le competenze, occorre dirlo, non mancano), potrebbe garantire la messa in campo di un progetto innovativo che , si pensa, possa portare una valore aggiunto alla coalizione. Infine un ampio processo di rinnovamento nelle persone sarebbe in grado, a detta dei vertici democratici, di azzerare la diffidenza diffusa rispetto ai precedenti assetti dirigenziali. Tre cose che hanno (addirittura) portato un certo ottimismo sull’esito della consultazione. Da dove nasce tutta questa euforia è un mistero.
La coalizione che governava e governa continua ad avere percentuali molto basse di consenso. Può fare il programma più bello del mondo, ma se non ammette pubblicamente di avere fallito negli ultimi 15 anni difficilmente le masse dell'ex sinistra torneranno a casa. E’ più logico che continueranno a disperdersi come hanno fatto alle politiche e alle recenti Europee. Se poi il rinnovamento non sarà completo e ci sarà qualche deroga e qualche candidatura di vecchi marpioni, la messa in campo di tante novità finirà per non trovare l’adeguato apprezzamento dell’elettorato.
Infine attenzione a non chiamare civico ciò che civico non è. L’esperienza di Perugia dovrebbe insegnare. Giubilei era ed è, come ho vanamente sostenuto all’epoca dell’annuncio della sua candidatura, un uomo che fa parte dell’area politica del Pd. Di civico aveva solo il numero di casa. Anche il prof. Ferrucci (più volte tirato in ballo come candidato assessore in Regione, in Provincia e in Comune insieme al “firmatario” Nadotti) e Fora (che, tanto per dirne una, il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 101 del 30 settembre 2014 ha nominato membro del Consiglio della Camera di Commercio di Perugia che lo ha poi eletto nella Giunta dell’ente locale), hanno fatto parte dell’ampio “gruppo dirigente” istituzionale, politico, sociale e sindacale, che ha avuto un ruolo, piccolo, medio o grande, nel Governo di questa regione. Magari come critici inascoltati, ma pur sempre come protagonisti. Lo dico perché se, anche questa volta, come in parecchie recenti comunali, l’elettorato avrà l’impressione che quella del civico non è altro una copertura per non presentarsi sotto la poco coinvolgente bandiera del Pd, il risultato (negativo) sarà scontato.
P.s. 104, 10,4, 1,04, 0,104….– Dice , ma poi ci sono le diatribe interne ai democratici , i 104 e mica è così semplice. Sembrava, ma per la serie “salire sul carro del vincitore”, le cose stanno cambiando velocemente. L’assenza di Bocci intento soprattutto a preparare la sua difesa, ha lasciato le sue truppe allo sbando , con inevitabili e per certi versi, comprensibili, defezioni. “104? – dice un pezzo da 90 del Pd umbro vicino a Verini – Si i numeri sono quelli, ma la consistenza è cambiata” cioè? “1, 0 e 4 vanno bene , ma è arrivata la virgola. Adesso sono 10,4 e stanno viaggiando verso l’1,04 ecc. ecc”. Insomma, secondo lui, ci sarebbe ancora quello che fa il comunicato, lo guarda e comincia a canticchiare “mi sono letto da solo……”.
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