La Fim Cisl si è confermata primo sindacato dell’Ast. Nel rinnovo della Rsu, infatti, considerando che per la prima volta si votava senza la distinzione delle Società controllate, Aspasiel, Sdf e Tubificio, divenute dopo l’accordo del Mise 2014 Divisioni, ha ottenuto 836 preferenze con rappresentanza sia tra i quadri (1) che tra gli impiegati (2) e gli operai (7). 10 eletti in tutto, quindi, sul totale di 27.

Secondo sindacato di conferma la Fiom Cgil (6 gli eletti di cui 1 fra gli impiegati). Seguono nell’ordine Uilm (4 operai, 1 impiegato), Fismic (3 operai e 1 impiegato) e con uno ciascuno Usb (è la novità in assoluto) e Ugl, che hanno eletto entrambi degli operai.

Il segretario regionale della Cisl, Riccardo Marcelli, ha così commentato il voto: «La scelta condivisa di proseguire nell’inserimento in Segreteria di giovani da affiancare a uomini di esperienza integrando i quadri intermedi di Ast con candidati nuovi ha sortito il risultato sperato. Ancora una volta la Fim esprime la rappresentanza in tutti e tre i collegi: 1 quadro, 2 impiegati e 7 operai, a testimonianza della bontà del lavoro fin qui svolto e della fiducia accordata dai lavoratori. Come Cisl facciamo i complimenti alla squadra della Fim e soprattutto al gioco di squadra che ancora una volta ha visto protagonisti i rappresentanti dei metalmeccanici che anche nel corso di questi ultimi anni si sono sempre contraddistinti per coerenza, capacità, assunzione di responsabilità, cercando di collocare sempre al centro dell’attenzione la tutela e la rappresentanza di tutti i lavoratori nel tentativo di risolvere le relative problematiche». In un passaggio, il riferimento alla vendita di Ast: «Lavoriamo tutti assieme per rendere Ast sempre più competitiva in modo da garantirle un futuro sereno a prescindere da chi sarà l’azionista».

Soddisfazione anche dall’Usb che, sottraendo notevoli consensi alla Fiom, entra per la prima volta della Rsu delle acciaierie ternane.

“L'USB Acciai Speciali Terni e tutta la Federazione provinciale  - legge in una nota diramata al riguardo -, salutano con estrema gioia ed orgoglio l’ingresso di un proprio giovane militante all’interno della nuova RSU di AST Terni.

Non è stato semplice ed il risultato non era scontato.

Ci siamo misurati con la grande macchina organizzativa dei confederali, che ha permesso di raggiungere un livello di partecipazione altissimo e con obiettive difficoltà e limitazioni legate all’assenza di qualsiasi tipo di agibilità sindacale, che abbiamo dovuto subire.

L'elemento di novità rappresentato dalla nostra lista e l'intenso lavoro svolto dai militanti, si sono dovuti confrontare con l'insicurezza circa il futuro dello stabilimento e con l'insensatezza delle critiche strumentali che hanno riguardato la nostra organizzazione.

Questi elementi di disturbo però, non hanno colto nel segno di fronte all'evidenza di un bisogno più grande espresso dal risultato della consultazione e cioè quello della ricostruzione, in AST come nel resto del Paese, di un grande sindacato di classe e conflittuale.

Non sarà sicuramente un lavoro semplice, ma i lavoratori hanno oggi di fronte un'alternativa concreta di cambiamento dello stato di cose presenti.

Una novità assoluta quella dell’USB dentro l’AST di Terni, espressione di un’organizzazione sindacale radicata sul territorio nazionale, forte dei tanti risultati che si stanno susseguendo nel Paese, soprattutto nel lavoro privato per il quale il settore metalmeccanico, con le esperienze dell’Ilva di Taranto, delle Acciaierie di Piombino e Genova, della GD a Bologna ed ora di AST Terni, costituiscono l’emblema di un’organizzazione che cerca di ridare al sindacato il ruolo che gli spetta: quello di essere la difesa e l’avanzamento della classe lavoratrice.

Un sindacato dei lavoratori e per i lavoratori, che baserà il proprio impegno quotidiano sulla massima attenzione posta agli effetti della scelta, ormai acclarata, della messa in vendita del sito.

Ci adopereremo per portare in evidenza e risolvere le numerose problematiche legate alle condizioni di lavoro precarie nei reparti, per pretendere un nuovo contratto di secondo livello e che sia migliorativo.

Un sindacato che sarà avanguardia nella RSU e che, in prospettiva, si batterà per difendere l'AST ed i suoi lavoratori nella sua interezza.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno inteso dare fiducia al nostro progetto, a partire da coloro che si sono messi in gioco, accettando la candidatura.

Da subito torneremo, pancia a terra, a lavorare per raggiungere l’obiettivo di una forte rappresentatività, di un forte radicamento dell’USB nella fabbrica, per consegnare l’organizzazione ai lavoratori, come loro patrimonio, e dare così speranza ai loro bisogni, primi fra tutti la piena occupazione e la sicurezza nel posto di lavoro.

Ci vediamo davanti ai cancelli dell’AST di Terni.

Al lavoro e alla lotta". 

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