GUBBIO - In cammino verso l’appuntamento elettorale che porterà alla formazione del nuovo Consiglio e del Governo regionale dell’Umbria. Sono settimane di grande fermento in tutti gli schieramenti e c’è già chi parla di nomi e candidature, a volte ancora prima di delineare programmi, progetti e coalizioni. Molti dei “percorsi politici”, specie di natura civica, passano anche da Gubbio. La città dal 2014 è un vero e proprio “laboratorio”, grazie alla coalizione che sostiene Filippo Stirati, riconfermato alla guida dell’amministrazione comunale nel giugno scorso.

«L'Umbria - spiega il primo cittadino eugubino - ha bisogno di cambiamento, di innovazione, di riformismo radicale. Ci sono temi importanti che riguardano lo sviluppo, il lavoro, l'economia, l'impresa, l'ambiente, la sanità. E su questi temi i movimenti civici territoriali che si stanno organizzando, nel corso di queste settimane, stanno costruendo una visione precisa di trasformazione per affrontare la competizione delle elezioni regionali in maniera vincente e credibile». 

Stirati parla anche del “governo” cittadino eugubino e dell’esperienza civica avviata fin dal 2014, alternativa sia al Partito democratico sia alla destra.

«La bella esperienza politico-istituzionale di Gubbio - afferma il Sindaco - rappresenta un riferimento sicuro per il mondo civico umbro, nei confronti del quale ci siamo messi a disposizione, per federare e per coagulare un progetto, pensando non alle persone, non alle candidature ma appunto a contenuti forti e a un metodo di innovazione politica assolutamente necessario. In queste ore ci stiamo mobilitando proprio perché tutte queste espressioni civiche territoriali trovino una sintesi, un momento di amalgama, per fornire alla comunità regionale umbra una grande proposta di trasformazione e di nuova fase da aprire anche per il futuro Consiglio regionale». 

Il sindaco Stirati ritiene fondamentale che movimenti e cantieri civici possano trovare percorsi comuni e condivisi, perché solo uniti e con progetti chiari si può essere determinanti alle prossime elezioni regionali. In particolare, Stirati indica il tracciato programmatico che ha segnato la recente campagna elettorale eugubina. In questo senso, la coalizione di centro-sinistra che lo sostiene ha evidenziato come priorità lo sviluppo delle opportunità economiche, la bellezza del territorio e delle sue tradizioni, socialità e solidarietà, la sostenibilità nella gestione di mobilità, ambiente ed energia, il buon governo fatto di trasparenza e legalità.

«Bisogna candidarsi - aggiunge - per vincere questa battaglia, per evitare di consegnare a una brutta destra la Regione, e soprattutto per evitare che le politiche di autonomia regionale portate avanti dal Governo nazionale incidano pesantemente sugli interessi, sull'economia, sui bisogni degli umbri. Questa è l'idea che noi stiamo maturando, a questo ci stiamo preparando, faremo la nostra parte in maniera molto decisiva per raccogliere quanti più consensi e quanta più unione possibile attorno a questa grande nuova visione dell'Umbria». 

Un civismo, quello del “laboratorio” politico eugubino, che si pone in netta alternativa alla destra a trazione leghista ma - come sperimentato sia nel 2014 che nel 2019 nella Città dei Ceri - anche al sistema di potere gestito fino ad ora dal Pd regionale.

«Naturalmente - conclude Filippo Stirati - c'è la necessità di profonde innovazioni anche dal punto di vista della costruzione della classe dirigente, quindi noi proponiamo segni di forte discontinuità e di grande trasformazione, anche rispetto a quanto è avvenuto negli ultimi anni nella condizione e nella politica della Regione dell'Umbria».

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