Esprimiamo grande soddisfazione per l’elezione a Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria di Stefania Proietti. La sua candidatura, come abbiamo avuto occasione di dire in occasione della sua accettazione, ha saputo rappresentare un profilo politico di grande qualità, un
modello vero e concreto di buona amministrazione, di vicinanza alle istanze dei cittadini e di amore per il nostro territorio.
Il risultato è assai chiaro, gli elettori umbri hanno bocciato i cinque anni di governo del centrodestra umbro e hanno voltato pagina. A lei un sentito ringraziamento per le energie profuse ed auguri di buon lavoro.
Esprimiamo preoccupazione, invece, per un dato che deve far riflettere chi fa politica, a partire da noi. Più o meno la metà degli elettori non si sono recati alle urne e, di fatto, hanno bocciato l’offerta politica loro proposta dai partiti umbri. In buona sostanza la coalizione di centrosinistra, che governerà, rappresenta appena un quarto degli aventi diritto al voto, quella di centrodestra, che si opporrà, poco meno. La stragrande maggioranza delle forze politiche non se ne cura e, invece, ci pare prioritario recuperare un rapporto di fiducia con i cittadini partendo da quello che la politica deve fare, ascoltare, avere consapevolezza delle problematiche del territorio, proporre risposte e soluzioni
concrete, elaborare idee, non meri slogan.
Veniamo a noi. Il Psi è la vera nota stonata del risultato del centro sinistra. In una coalizione dove l’area riformista è stata completamente assente, ciò è ancor più grave. L’irresponsabilità e la pochezza del segretario nazionale, Enzo Maraio, e dei soliti notabili umbri, che hanno castrato qualsiasi possibilità di rinnovamento, costringendo alle dimissioni i segretari regionale e provinciale di Perugia, oltre ad altri venti membri del direttivo regionale (tra cui i due vice segretari provinciali, segretari di sezione, assessori e consiglieri comunali), sono la vera causa di questa desertificazione. L’elettorato riformista è assai pragmatico: punisce le divisioni, rifugge il rischio di irrilevanza, è attento alle proposte e alla loro concretezza. Come era facile prevedere ha bocciato le candidature di “conservazione” che sono state imposte dalla segreteria nazionale in spregio ai criteri di rinnovamento legittimamente deliberati dagli organismi umbri, dopo averli di fatto commissariati per tre mesi. L’ex Presidente della Provincia di Perugia, l’ex Vice Presidente e l’ex assessore regionale, che hanno distrutto tutto pur di consentirsi una disperata quanto illusoria ultima chance, sono stati puniti severamente dagli elettori. Insieme alla loro incapacità di elaborare qualsiasi proposta concreta e di vero respiro. Niente di niente.
Spetterà ad una nuova generazione di socialisti, che ha già dimostrato capacità, forza e coraggio, rimettere al loro posto, dove è giusto che stiano e cioè al servizio dei cittadini e non di qualche notabile, i valori e le idee del socialismo democratico umbro e far riconquistare loro il rispetto e la fiducia dei cittadini.

F. Novelli Segretario regionale dimissionario PSI
U. Masciarri Segretario provinciale dimissionario PSI Perugia

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