Elezioni Presidente. Stefano Rodotà candidato del M5S, Sel e del cambiamento
Su Stefano Rodotà, Presidente della Repubblica, c’è la convergenza dei grandi elettori del M5S e di Sel, il poderoso sostegno della rete e dell’opinione pubblica progressista, democratica e di sinistra.
Accordo su Franco Marini di Pd, Pdl e Monti. Un candidato dell’inciucio, un vecchio arnese della politica politicante, uno dei massimi responsabili della sconfitta della classe operaia e della svalorizzazione del lavoro.
Franco Marini è il punto di equilibrio dell’accordo con Berlusconi.
Dopo l'elezione di Marini il Paese rischia un governo con il programma dei “saggi” di Napolitano, cioè il proseguimento della politica economica di Monti, il proseguimento della “macelleria sociale”.
di Quinto Sertorio
Chi è Stefano Rodotà
Nato nel 1933 a Cosenza da una famiglia piccolo-borghese di San Benedetto Ullano e discende da una illustre famiglia italo-albanese che ha annoverato fra il XVII e il XVIII secolo intellettuali difensori della minoranza etnica e religiosa. Ha frequentato nella città natale il Liceo Classico Bernardino Telesio e quindi a Roma l'Università La Sapienza presso la quale si è laureato nel 1955. Ha insegnato nelle università di Macerata, Genova e Roma La Sapienza, dove è stato professore ordinario di Diritto civile, e dove gli è stato conferito il titolo di professore Emerito.
L’attività politica
Dopo essere stato iscritto al Partito radicale di Mario Pannunzio, rifiuta nel 1976 e nel 1979 la candidatura nel Partito Radicale di Marco Pannella. È eletto deputato nel 1979 come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, diventando membro della Commissione Affari Costituzionali. Nel 1983 viene rieletto, e diventa presidente del Gruppo Parlamentare della Sinistra Indipendente.
Deputato per la terza volta nel1987, viene confermato nella commissione Affari Costituzionali e fa parte della prima Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Nel 1989 è nominato Ministro della Giustizia nel Governo Ombra creato dal PCI di Occhetto, e successivamente aderisce al Partito Democratico della Sinistra, del quale sarà il primo Presidente.
Nell'aprile del 1992 torna alla Camera dei Deputati tra le file del PDS, viene eletto Vice Presidente della Camera dei deputati e fa parte della nuova Commissione Bicamerale.
Nel maggio del 1992 presiede, in sostituzione di Oscar Luigi Scalfaro, l'ultima seduta del Parlamento convocato per l'elezione del capo dello Stato. Scalfaro, Presidente della Camera e candidato al Quirinale, in quell'occasione aveva preferito lasciare a Rodotà la presidenza, in vista della sua elezione. Al termine della legislatura, durata solo due anni, Rodotà decide però di non ricandidarsi, preferendo tornare all'insegnamento universitario. Dal 1983 al 1994 è stato membro dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Nel 1989 è stato eletto al Parlamento Europeo.
Dal 1997 al 2005 è stato il primo Presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, mentre dal 1998 al 2002 ha presieduto il Gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell'Unione Europea. È stato componente del Gruppo europeo per l'etica delle scienze e delle nuove tecnologie. È tra gli autori della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione europea.
Attività universitaria
È professore emerito di diritto civile della facoltà di giurisprudenza all'Università “La Sapienza" di Roma.
Ha insegnato in molte università europee, negli Stati Uniti, in America Latina, Canada, Australia, India. È stato visiting fellow presso l'All Souls College di Oxford e la Stanford School of Law. Ha insegnato alla Faculté de Droit di Paris 1 Panthéon-Sorbonne e ha collaborato con il Collège de France. Ha ricevuto la laurea honoris causa dall'Université Michel de Montaigne di Bordeaux e dall'Università di Macerata. È presidente del consiglio d'amministrazione dell'International University College di Torino. Fa parte del comitato dei garanti di Biennale Democrazia e del Centro NEXA su Internet & Società del Politecnico di Torino.
Opere
Ha scritto e curato numerosi saggi, tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, quali:
Il problema della responsabilità civile
Le fonti di integrazione del contratto
Il diritto privato nella società moderna
Elaboratori elettronici e controllo sociale
Il controllo sociale delle attività private
Alla ricerca delle libertà
Il terribile diritto. Studi sulla proprietà privata
Repertorio di fine secolo
Questioni di bioetica
Quale stato
Tecnologie e diritti.
Libertà e diritti in Italia. Dall'Unità ai giorni nostri
Tecnopolitica. La democrazia e le nuove tecnologie dell'informazione
Intervista su privacy e libertà
La vita e le regole. Tra diritto e non diritto
Ideologie e tecniche della riforma del diritto civile
Dal soggetto alla persona
Perché laico, Roma-Bari, Laterza
Che cos'è il corpo?
Il nuovo habeas corpus: la persona costituzionalizzata e la sua autodeterminazione, in Trattato di biodiritto, I, Ambito e fonti del biodiritto
Il corpo "giuridificato", in Trattato di biodiritto, Il governo del corpo
Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011
Elogio del moralismo, Roma-Bari, Laterza,
Il diritto di avere diritti, Roma-Bari, Laterza
Ha diretto 'Il diritto dell'agricoltura' e dirige le riviste 'Politica del diritto' e 'Rivista critica del diritto privato'. Ha collaborato a diversi giornali e riviste, tra i quali 'Il Mondo', 'Nord e Sud', 'Il Giorno','Panorama', 'il Manifesto', 'L'Unità'. Collabora dalla fondazione con il quotidiano La Repubblica.
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