ELETTORANDO - SCAMPOLI DI CAMPAGNA ELETTORALE
MICHELINI PD - “Ci opponiamo ai tagli ai Comuni stabiliti dal Governo Meloni perché ridurre le risorse destinate agli Enti locali significa soprattutto tagliare i servizi ai cittadini. Ci attiveremo da subito, a partire dal Consiglio regionale dell’Umbria, e a fianco dei tanti Comuni della nostra regione, per evitare che i 350 milioni di euro di tagli previsti per il 2025 costringano i Comuni a ridurre i servizi alla comunità, già a partire dall’inizio del nuovo anno”. È quanto dichiarato dalla candidata al Consiglio regionale dell’Umbria e sindaco di Monte Santa Maria Tiberina Letizia Michelini, contraria alla manovra approvata nei giorni scorsi dal Governo Meloni. Il Dup - Documento programmatico di bilancio prevede 350 milioni di tagli ai Comuni nel 2025, che salgono a 550 nel 2026 e a 600 nel 2027; in totale circa un miliardo e mezzo di euro di tagli in più, che andrebbero ad aggiungersi al miliardo già tolto dalla precedente legge finanziaria voluta dalla Meloni. “I trasferimenti statali sono fondamentali per consentire ai Comuni, a partire da quelli piccoli, di erogare i servizi di cui la comunità ha bisogno. – afferma la candidata Pd Michelini – Tagliare le risorse significa tagliare servizi essenziali, come le manutenzioni di strade e opere pubbliche, i servizi scolastici, l’assistenza agli anziani e ai disabili, i contributi alle persone più fragili. Non possiamo lasciare soli i sindaci e soprattutto non possiamo abbandonare i cittadini ed è per questo che ci attiveremo sin da subito per contrastare i tagli del Governo Meloni”.
BORI: LE FAKE NEWS DI ZAFFINI - “Ci dispiace deludere il senatore Zaffini, ma le fake news che invoca ogni giorno per il Pd, sono le sue e dovrebbe guardarsi bene dal coprire gli avversari con contumelie per nascondere la propria inadeguatezza e quella della classe dirigente che lui rappresenta e sostiene alle prossime elezioni. Sulla questione dell’emendamento alla Manovra, presentato per chiedere più fondi per la ricostruzione dell’Umbria, Zaffini ha preso una topica: il termine per la presentazione degli emendamenti alla Manovra, in Commissione Bilancio alla Camera, scade oggi alle 16 e venerdì ci sarà la valutazione sulla loro ammissibilità, seguita dall’ufficio di presidenza della Camera. Quello che ho annunciato come ‘Emendamento Boccia’ è perché nato in seno alla segreteria nazionale del Partito democratico e sarà depositato, ovviamente, a prima firma dei deputati dell’Umbria. Stupisce il senatore Zaffini non conosca la tempistica di presentazione degli emendamenti, del resto a questo governo e agli amministratori regionali e candidati vari, della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 9 marzo 2023 interessa davvero poco. Come interessa poco ai terremotati che sono da troppo fuori di casa, di queste dispute. A loro interessa la soluzione dei problemi e il Partito democratico lo sta facendo. Starà ora alla destra dimostrare di tenere all’Umbria, votando favorevolmente ai nostri emendamenti”.
PRISCO ARRIVANO NUOVI AGENTI - “Tra poche settimane avremo un significativo potenziamento delle forze dell'ordine in Umbria. A partire da dicembre 2024, altre 31 unità aggiuntive di personale della Polizia di Stato saranno destinate alla Questura di Perugia e alcune altre unità a quella di Terni. Questo ulteriore incremento di personale, che proseguirà anche nel mese di gennaio 2025, rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sicurezza dei cittadini e un segnale forte contro ogni forma di illegalità. L’impegno del Governo Meloni e del Ministero dell’Interno resta massimo, come in tutta Italia, contro ogni forma di criminalità ma resta fondamentale la sinergia con il territorio che deve contribuire a non lasciare zone franche. In particolare nel Capoluogo regionale negli ultimi 10 anni il numero dei reati è diminuito del 37%, come certificano i dati ufficiali del Viminale. Il Governo ribadisce con i fatti il proprio impegno a garantire la sicurezza e l'ordine pubblico. Alle Forze dell'Ordine va tutto il nostro rispetto, sostegno e ringraziamento per il loro prezioso lavoro nelle politiche della sicurezza e della prevenzione e colgo l’occasione per esprimere la mia più sentita solidarietà agli agenti che anche ieri a Bologna, con grande coraggio e competenza, si sono confrontati con atti che la politica ha il dovere di condannare e in nessun modo tollerare.
ANCI E I PICCOLI COMUNI - Esprime preoccupazione il nuovo presidente di Anci Umbria in merito allo schema della nuova legge di bilancio 2025 che, all’art. 104 comma 15, prevede l’azzeramento delle risorse stanziate per i Comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti per investimenti su messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, patrimonio comunale, abbattimento barriere architettoniche e interventi di efficientamento energetico. Il fondo, inizialmente di 140 milioni di euro previsti per il 2025, era già stato ridotto più volte. Ben 13 sono i Comuni umbri (secondo i più recenti dati Istat) che sarebbero interessati dal provvedimento: Penna in Teverina, Cerreto di Spoleto, Sellano, Paciano, Preci, Lisciano Niccone, Monteleone di Spoleto, Sant'Anatolia di Narco, Parrano, Scheggino, Vallo di Nera, Polino e Poggiodomo. La manovra è allo studio e Anci nazionale sta predisponendo i vari emendamenti che verranno discussi alla 41esima assemblea annuale Anci, in programma dal 20 al 22 novembre 2024 a Torino, alla quale parteciperà anche una delegazione umbra con a capo il presidente regionale.
ALUNO CANDIDATO AVS - Ho partecipato al presidio a difesa della sanità pubblica presso l'ospedale di Città di Castello organizzato dalla candidata Presidente Stefania Proietti e dalla coalizione che la sostiene. L'ho fatto con grande convinzione perché gli ultimi cinque anni di governo Tesei e Coletto sono stati una sciagura per il sistema pubblico sanitario regionale e per l'ospedale di Città di Castello. Niente è stato fatto per ridurre le liste d'attesa, è aumentato a dismisura il "turismo" sanitario, le case della salute come presidi territoriali di cura e prevenzione non ci sono, gli operatori scontano disorganizzazione e mancate assunzioni. Solo la sanità privata è stata favorita. Per evitare che anche in Umbria possa curarsi solo chi se lo può permettere occorre mandare a casa Tesei e compagnia. Prendiamoci cura dell'Umbria.
PD AST SITUAZIONE - "La decisione dei lavoratori di Arvedi Acciai Speciali Terni e del Tubificio, insieme a tutte le organizzazioni sindacali di categoria dei metalmeccanici, di dichiarare lo stato di agitazione è un segnale preoccupante per tutta la comunità ternana e umbra. Da due anni, lavoratori, sindacati e cittadini attendono invano la firma dell'accordo di programma: un impegno sempre annunciato e sempre rinviato. L'incapacità del Governo, della Regione Umbria e del Comune di Terni nel creare le condizioni favorevoli per il varo del piano industriale da un milione di euro è evidente a tutti, ed è il simbolo di una gestione miope e irresponsabile". Così, in una nota, i segretari del Pd ternano Fabrizio Bellini e Pierluigi Spinelli, che aggiungono: "L'assenza di qualsiasi iniziativa concreta da parte del Governo e della Regione per trovare una soluzione all'annoso problema dell'approvvigionamento energetico per le imprese locali è una chiara dimostrazione della loro latitanza e inadeguatezza. E mentre le promesse si accumulano, l’industria umbra si avvicina a un declino che potrebbe essere irreversibile. Il Partito Democratico, con tutte le sue organizzazioni e rappresentanze istituzionali a livello locale e nazionale, ribadisce il proprio sostegno incondizionato alla lotta per il lavoro e lo sviluppo, accanto ai lavoratori di AST e del Tubificio. Come ha sottolineato la segretaria nazionale Elly Schlein nell’incontro della scorsa settimana con i sindacati, il Pd si impegna a contrastare con ogni mezzo l’inazione del Governo e della Regione, per evitare che la più importante industria dell’Umbria e la sua area a caldo siano sacrificati a causa di questa colpevole negligenza.
UIL E INTELLIGENZA ARTIFICIALE - “Una grande sfida, complessa e difficile, che un sindacato non può subire passivamente ma deve conoscere e governare”. Così Francesco Maria Gennaro, della segreteria generale della Uil Nazionale ha aperto il focus della Uil Umbria sull’Intelligenza artificiale che si è svolto ieri nella sede di Terni. Un momento di approfondimento al quale hanno partecipato sindacalisti e operatori della Uil, come primo appuntamento di un processo che porterà la Uil Umbria, sulla scorta della Uil nazionale, a misurarsi con la sfida dell’Intelligenza artificiale. “L’intelligenza artificiale non è il futuro ma il presente – ha proseguito Gennaro – e ha impatti e ripercussioni non da oggi su diversi terreni, pensiamo alla sanità o al contributo che potrebbe fornire nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Chiaramente insieme alle enormi potenzialità porta con sè numerosi rischi, come la contrazione dell’occupazione e come la sfera dei rischi etici che riguardano la dignità di chi lavora - ha proseguito – a cui si dovrà rispondere con la regolamentazione, con la contrattazione e con la formazione. Lavorare per conoscere l’IA ci permetterà anche di indicare la strada per qualificare e per redistribuire quel più di produttività di cui si beneficierà e, soprattutto, mitigare i possibili effetti negativi di un’innovazione robusta che genera opportunità e pericoli e che condurrà ad un cambiamento non solo tecnologico ma dei processi e dell’organizzazione del lavoro”.
PAVANELLI PER SIGIT - “Ho depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle imprese per chiedere un suo intervento urgente a tutela del sito produttivo Sigit di San Giustino. Dalla scorsa settimana 45 lavoratrici e lavoratori in segno di protesta hanno attivato un presidio permanente di fronte allo stabilimento. Parliamo di 45 famiglie che ad oggi non conoscono il proprio destino. Voci che non possono restare inascoltate da chi a Roma continua a guardare soltanto alle misure che portano voti invece che ai bisogni della gente. Oltre a immediate misure per garantire la continuità operativa e occupazionale del sito Sigit di San Giustino, occorre che il Ministero si attivi per valutare le misure normative ed economiche indispensabili a fronteggiare l’impatto che la crisi mondiale dell’automotive avrà sulle imprese italiane. Prima che sia troppo tardi”. Lo afferma in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.
Recent comments
11 years 41 weeks ago
11 years 41 weeks ago
11 years 43 weeks ago
11 years 43 weeks ago