ELETTORANDO - QUELLI DELLA POLITICA
EMMA PAVANELLI E PRESIDENTE TESEI - “Tra pochi giorni gli umbri saranno chiamati a scegliere chi dovrà amministrarli per i prossimi cinque anni: crediamo che sui Piano di Sviluppo Rurale la presidente Tesei debba comunque chiarire, e con essa l’assessora Urbani Agabiti. Anche se è arrivata l’archiviazione, è una questione di decenza istituzionale, quella che troppo spesso è mancata nel governo regionale umbro dell’ultimo quinquennio. Tesei deve fugare ogni dubbio sugli estremi che hanno portato all’aperura di questa indagine. Poi, sull’abolizione dell’abuso d’ufficio, la nostra posizione è chiarissima: si tratta di un vero e proprio “vulnus”, e di un depotenziamento dei presidi di legalità e trasparenza nella pubblica amministrazione. Noi siamo sicuri che al netto di questa vicenda gli umbri manderanno comunque a casa la presidente uscente, ma lei ha il dovere di fornire ragguagli. E anche alla svelta”. Così in una nota la deputata M5s umbra Emma Pavanelli.
MARGHERITA SCOCCIA E LA SICUREZZA - «Tre gravi episodi di violenza si sono verificati nel centro storico di Perugia in appena tre settimane tra il 5 e il 26 ottobre: una rapina con pistole in una gioielleria di via Calderini, come non se ne ricordano, uno straniero preso a bastonate da un maghrebino in corso Vannucci alle 8 di mattina davanti agli uffici della polizia municipale, una ragazza che denuncia di essere stata violentata in un vicolo vicino a corso Garibaldi. Riguardo questi gravi fatti di cronaca che hanno turbato la nostra comunità e generato, comprensibilmente, apprensione tra i perugini, la cittadinanza ha bisogno di prese di posizione decise e di segnali forti da parte della maggioranza di governo dell’amministrazione comunale che ha, tra i vari compiti, quello di rappresentarci e di tutelarci». Lo scrive in una nota la consigliera comunale di opposizione Margherita Scoccia. «Anziché mostrarsi presente e reattiva in un momento così delicato la giunta è rimasta in silenzio, quasi in disparte, evitando di prendere posizione o di intervenire pubblicamente - dice la portavoce del centrodestra in consiglio comunale -. Eppure il ruolo degli amministratori in carica implica la capacità di farsi carico delle inquietudini delle persone e di dimostrare con atti concreti il loro impegno per la sicurezza e il benessere della collettività. La voce, le azioni e il coraggio nel prendere fermamente posizione sono strumenti fondamentali per infondere fiducia e tranquillità, per assicurare che chi ha compiti di responsabilità non si sottragga ma agisca - sono le sue parole -. In questo momento la mancanza di rassicurazioni da parte dell’amministrazione comunale rischia solamente di amplificare ulteriormente la percezione di insicurezza nei cittadini».
PD TODI E VIABILITA' - Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi ha protocollato un'interrogazione al Sindaco Ruggiano per chiedere approfondimenti sulla scandalosa questione della viabilità di Via Termoli, interdetta al traffico veicolare e pedonale fino al 20 Dicembre - eccezion fatta per il transito dei mezzi di soccorso - causa cantiere per la realizzazione del nuovo ascensore. Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico stigmatizza con forza il fatto che la Giunta Comunale non abbia adeguatamente bilanciato la necessità di garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica durante i lavori con il diritto alla mobilità dei residenti, letteralmente sequestrati in casa per due mesi, e muove i seguenti interrogativi al Sindaco Ruggiano, che speriamo non rimangano inevasi.
1. Quale valutazione ha portato alla chiusura totale del traffico senza consentire il transito veicolare e pedonale ai residenti, neanche durante le ore di chiusura del cantiere nei giorni feriali oppure durante i giorni festivi?
2. Quale consultazione preventiva dei residenti è stata effettuata prima di procedere alla chiusura totale del transito veicolare e pedonale durante tutta la durata dei lavori?
3. Perché non si è prevista la possibilità di transito veicolare e pedonale, quantomeno per i residenti nei giorni festivi e negli altri giorni feriali al di fuori dell’orario di lavoro del cantiere?
MONZI E PESAVENTO M5S - Come non ricordare che 5 anni fa la coalizione della Tesei vinceva sull’onda emotiva scatenata dall’inchiesta della procura di Perugia, contro la giunta Marini, su alcuni concorsi per assunzioni, che sarebbero stati pilotati all’ospedale del capoluogo umbro. Oggi sulla stessa Tesei pesa l’accusa di abuso d’ufficio, reato depenalizzato, ma che resta comunque un comportamento spregevole. La presidente e l’assessore regionale al Bilancio, Paola Urbani Agabiti della Regione Umbria, avrebbero dovuto astenersi mentre venivano scritte e approvate le delibere per l’assegnazione di fondi del Piano di sviluppo rurale all’azienda di proprietà del marito dell’assessore e nella quale era stato assunto con un contratto a tempo indeterminato il figlio di Tesei, assunzione avvenuta proprio durante il periodo di apertura del bando. Astenersi sarebbe stato un gesto di correttezza etica e morale, nei confronti di quelle aziende, che partecipavano al bando e non avevano famigliari a rappresentarli nell’amministrazione pubblica. Mentre la giunta Tesei assegna 5 MLN di euro all’azienda dei tartufi Urbani, 10.000 famiglie umbre aspettano da due anni il bonus sport, i fondi per l'autosufficienza delle persone con disabilità grave sono bloccati da anni e non c’è traccia di fondi per la ricostruzione post-sisma nel bilancio statale 2025 per le aree umbre colpite dal terremoto del 9 marzo 2023. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, l’amministrazione pubblica ha il dovere di mettere al primo posto il benessere collettivo, evitando di dare spazio a favoritismi e intrecci personali.
BORI E BISTOCCHI: UNIVERSITA' - “Studenti a piedi, anzi per strada con gli idonei non beneficiari. Con Tesei fa passi indietro non solo la sanità, ma anche per il diritto allo studio e alla formazione. Siamo infatti sgomenti di fronte all’ennesima dimostrazione di incapacità amministrativa della presidente Tesei e della Giunta, nel gestire la crisi abitativa degli studenti. L’Adisu, ieri, ha infatti disposto la temporanea sospensione delle assegnazioni dei posti letto, lasciando 200 studenti senza alloggio”. “Non sono valse a nulla le rassicurazioni dell’amministratore di ADiSU Santini e dell’assessora Agabiti. Invece anche quest’anno studenti economicamente svantaggiati, che avrebbero diritto ad un posto letto gratuito, non possono averlo per colpa della Regione. Ribadiamo dunque che la gestione della crisi abitativa da parte della Regione è fuori controllo. Servono i posti letto mancanti e serve quello che è stato tanto annunciato e sbandierato e che ancora non c’è, come il nuovo collegio di San Sisto. La cortina di fumo della propaganda, alla prova dei fatti, lascia ancora spazio all’incapacità dimostrata. Da parte nostra saremo al fianco degli studenti e delle organizzazioni studentesche in questa battaglia di civiltà”. Così in una nota Tommaso Bori e Sarah Bistocchi, candidati nella lista del Partito democratico.
UDU E BANDI ADISU - Ieri l’ADiSU ha comunicato la temporanea sospensione delle assegnazione dei posti letto. 200 studenti sono rimasta senza risposta e senza alloggio. Nonostante le garanzie dell’amministratore dell’ADiSU Santini e dell’assessora Agabiti, che a mezzo stampa hanno dichiarato che i posti letto sarebbero stati sufficienti, anche quest’anno ci sono gli idonei non beneficiari: studenti economicamente svantaggiati che hanno diritto a un posto letto gratuito ma che ad oggi non gli è stata dato. Ancora una volta ci troviamo a denunciare la pessima gestione della crisi abitativa da parte della Regione. Chiediamo all’assessora Agabiti che vengano messi subito a disposizione i posti letto in più garantiti nelle scorse settimane, come il nuovo collegio a San Sisto che avrebbe dovuto aprire entro inizio ottobre, ma che ancora non è disponibile. Come UDU ci muoveremo tramite gli organi di rappresentanza, ma non solo: ci vediamo il 15 novembre in piazza per difendere i diritti degli studenti che anche oggi vediamo violati.
PD SPINELLI: TESEI E BANDECCHI - “Che l’alleanza del centrodestra di Tesei con Bandecchi non abbia niente a che vedere con la volontà di mettere la testa e le mani sui grandi problemi degli umbri lo sappiamo da tempo. Ma non avremmo immaginato che a denunciarlo - anzi, ad autodenunciarlo - sarebbe stato proprio chi questa alleanza l’ha fortemente voluta e annunciata come una solida fratellanza di ideale e di intenti. ‘Fratelli miei fino all’altro ieri’, diceva Bandecchi proponendosi come colui che avrebbe potuto aiutare Tesei ‘a fare quello che non era riuscita a fare’. E mentre Tesei tace - latita - oggi, nello stesso giorno in cui Bandecchi, intervistato da Il Foglio, si lascia andare a uno dei suoi soliti sproloqui arroganti e triviali e consegna ai lettori/elettori la convinzione che Meloni, in Umbria come in Italia, vince solo alleata con Alternativa Popolare, il fido scudiero Corridore diffonde un video pieno di acredine contro il consigliere di FdI Cecconi, colpevole di avere sollevato dubbi sulle priorità, che in quanto novelli alleati dovrebbero condividere, per il futuro di Terni”. Così, in una nota, il segretario del Pd di Terni Pierluigi Spinelli, che aggiunge: “Preoccupa il fatto che chi vorrebbe governare l’Umbria svende la propria coerenza per una manciata di voti; preoccupano le contraddizioni di chi si mette insieme senza avere unità di intenti e poi non è nemmeno in grado di lavarsi i panni sporchi in casa; preoccupa che chi non ha le idee chiare per il domani della nostra città voglia guidare, con la stessa confusione, la nostra regione; ma preoccupa soprattutto chi si presenta davanti agli elettori prendendoli in giro, raccontando favole scritte solo pensando a racimolare qualche voto ma senza rispetto alcuno per chi nelle urne chiede risposte. Una destra che prova a costruire il proprio successo elettorale su alleanze farlocche, accettando di farsi deridere dai propri alleati che si muovono con due pesi e due misure a seconda della convenienza, dimostra tutta la sua inadeguatezza a governare per il bene delle comunità”.
POPOLO DELLA FAMIGLIA: POIETTI E I CATTOLICI - Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia schierato nelle elezioni umbre con Tesei nella cui lista è candidato il coordinatore regionale del movimento Saimir Zmali, attacca la candidata del centrosinistra Proietti: “Il sindaco di Assisi è una Kamala Harris in sedicesimo, sostiene le pratiche abortive e fa orecchie da mercante ai richiami del Papa ai politici cattolici ad essere conseguenti sul tema alla propria proclamata fede, non a caso Francesco si è recentemente recato a rendere omaggio in Belgio alla tomba di re Baldovino, che abdicò pur di non firmare la legge sull’aborto. Di ritorno da quel viaggio il Papa ha affermato di nuovo che abortire è come assoldare un sicario e oggi nel giorno dei defunti è andato a pregare sulle tombe dei bambini mai nati. La Proietti si proclama cattolica e in linea con la dottrina sociale della Chiesa, ma Assisi è stato il comune che ha promosso la pillola abortiva RU486. Ora i cattolici umbri meritano una parola chiara, noi del Popolo della Famiglia la offriamo con la testimonianza quotidiana del nostro Saimir Zmali coraggiosamente schierato contro aborto e suicidio assistito.
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