ELETTORANDO : QUELLI DELLA POLITICA
ALFONSO MORELLI PER AVS - In risposta al dibattito di questi giorni, Alleanza Verdi Sinistra ribadisce la propria netta contrarietà alla costruzione di un inceneritore in Umbria, una scelta che mette a rischio l’ambiente, il lavoro e soprattutto l’economia della nostra regione. La candidata alla presidenza della Regione, Stefania Proietti, condivide e sostiene questa posizione, puntando su un modello di gestione dei rifiuti alternativo e fondato su riuso e riciclo, che tenga conto delle vere esigenze economiche del territorio. Il problema dell’inceneritore è infatti, oltre che ambientale, anche fortemente economico: l’investimento ipotizzato nel bando regionale appare ampiamente sottostimato rispetto alle reali necessità di costruzione, il che significa che, per completare il progetto, sarebbero richieste ulteriori risorse pubbliche, sottraendo fondi a settori strategici e già sotto pressione. Inoltre, la gestione nel tempo di un impianto di incenerimento diventa sempre più onerosa, trattandosi di tecnologie che non possono beneficiare di alcun incentivo ambientale o sostegno per la riduzione delle emissioni. L’Umbria ha già dimostrato di poter gestire i rifiuti in modo efficiente e sostenibile: con un record del 78,45% di raccolta differenziata nella provincia di Terni, raggiunto grazie a politiche avviate dal centro-sinistra dieci anni fa, siamo già un esempio virtuoso per tutta la Regione. Investire in un inceneritore non solo rischierebbe di vanificare questi risultati, ma anche di legare il nostro territorio a una tecnologia inquinante, obsoleta e insostenibile sul lungo termine, con costi economici crescenti e nessun vantaggio ambientale.
MARGHERITA SCOCCIA SU PONTE S.GIOVANNI - A Ponte San Giovanni è partita la ricostruzione: laddove c’erano i palazzi della vergogna sorgeranno circa 40 appartamenti per famiglie, un asilo nido, giardini e spazi per la socialità tra cui un parco della musica e una zona per la formazione dei ragazzi. Il progetto mandato in porto dalla precedente amministrazione comunale risponde realmente al bisogno di rigenerazione urbana della città». È quanto si legge in un comunicato stampa della consigliera comunale di Perugia, Margherita Scoccia, che nella precedente consiliatura, da assessore all’urbanistica, ha avuto un ruolo determinante nel recupero dell’area ex Palazzetti-Margaritelli. «È stato un progetto complesso portato avanti insieme ai cittadini - spiega Scoccia -. Non ci dimentichiamo che secondo le inchieste della Direzione distrettuale antimafia in questi cantieri la camorra, più nello specifico il clan dei Casalesi, nel 2011 aveva provato a riciclare il denaro sporco proveniente dal traffico di droga e dal racket. Ricordo molto bene lo stato di degrado e di abbandono in cui versava il cosiddetto Hotel Gomorra, un alveare di 200 miniappartamenti con criteri di sicurezza inesistenti, copertoni a terra, le bottiglie di vetro spaccate e le tracce di sangue. Nel corso di un sopralluogo insieme alla polizia nei sotterranei abbiamo notato le corde legate attorno a quattro colonne per un ring improvvisato nel quale, mi venne detto, con ogni probabilità si svolgevano incontri clandestini».
LA CASA BRUCIA. DISARMA! - Disarma – Il Coraggio della Pace aderisce alle manifestazioni del 26 ottobre Fermiamo le guerre indetta dalla Rete italiana pace e disarmo e da altre associazioni, e vi invita a partecipare ( guarda il video di adesione ). Il momento che viviamo è drammaticamente grave. Il mondo è in percolo. Bisogna che i governi europei – finora complici della politica militare statunitense - invertano la rotta e intervengano con decisione per fermare il genocidio a Gaza, le bombe in Medio Oriente, l'invio delle armi in Ucraina, e imporre la strada diplomatica per soluzioni di pace . Subito! Esserci nelle piazze di sabato a Bari Cagliari Firenze Milano Palermo Roma Torino è importantissimo. Quanto sta accadendo ci impone una presa di parola e un protagonismo più incisivi che mai, capaci di moltiplicare le voci di chi è contrario alle guerre e al riarmo. Di unire le forze. Di essere un coro potente. Dalla IV Edizione de Il Coraggio della Pace di Firenze, che si è conclusa con una assemblea aperta e partecipata, è stato condiviso un programma di lavoro che assumerà il carattere di una vera e propria campagna nazionale contro le guerre dal nome “La Casa brucia. Basta Armi”.
SEVERINI M5S - “L’Umbria detiene un triste primato, oltre 590 metri quadrati di superficie commerciale per abitante, contro una media nazionale di circa 400 - continua Severini - Questo significa che siamo saturi di supermercati che importano la maggior parte dei prodotti da altre regioni o dall’estero mentre i nostri agricoltori e produttori locali vengono ignorati. Il centrodestra ha scelto ancora una volta di favorire l’espansione della grande distribuzione, lasciando indietro chi crede in un modello diverso basato sulla sostenibilità, sul biologico e sull’agricoltura rigenerativa”. Severini pone l’accento sulle alternative possibili: “La nostra visione è chiara, l’Umbria deve tornare a essere un punto di riferimento per la filiera corta con i mercati coperti e le cooperative alimentari che mettono al centro i prodotti locali e il benessere del territorio. Un esempio è la Food Coop di prossima apertura a Perugia, un progetto collaborativo e innovativo dove produttori e consumatori lavorano insieme per garantire sostenibilità e qualità. Ogni nuovo supermercato è un passo indietro per la nostra economia locale. Dobbiamo smettere di costruire su terreni che potrebbero essere destinati a un’agricoltura sostenibile e rigenerativa”. Severini conclude con un appello: “Il futuro dell’Umbria deve essere costruito sulla tutela del territorio e sulla valorizzazione delle sue eccellenze agricole. Solo promuovendo un’agricoltura locale, biologica e sostenibile possiamo davvero garantire un domani più giusto e verde”.
PORZI UMBRIA FUTURO - Aumenta l’età delle mamme e diminuisce il numero dei figli. La crisi demografica legata al calo delle nascite è una delle sfide più urgenti per il futuro dell’Umbria, tra le regioni italiane nelle quali il fenomeno è più marcato”. Donatella Porzi, consigliere regionale e candidata alle prossime elezioni con la lista Umbria Futura, sottolinea l’urgenza di un’azione decisa: “Mentre assistiamo ad un incremento delle richieste per il bonus bebè 2024, i dati Istat impongono di prevedere un pacchetto di misure stabili e di lungo termine per invertire un trend sempre più negativo nella nostra regione, dove nel 2023 il numero medio di figli per ogni donna è sceso a 1.10 rispetto all’1.13 del 2022, mentre l’età media è salita a 32.6 anni, 5 in più rispetto al 1984”. “La precarietà del lavoro - evidenzia Porzi - soprattutto dei giovani e delle donne, le basse retribuzioni che non tengono il passo con l’aumento del costo della vita, la carenza di servizi a supporto della conciliazione vita-lavoro, carenza che costringe tante donne a lasciare la propria occupazione quando diventano madri, sono tra le cause principali che incidono sulla scelta di rinunciare ai figli per far quadrare i conti”.
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