PERUGIA - È stata accolta con particolare apprezzamento l’attività della Regione Umbria nel campo dell’educazione ambientale, presentata nei giorni scorsi a Girona, in Spagna, in occasione del meeting transazionale del progetto “Natur(s)-al” (Natural sciences for adult learners), che vede coinvolte associazioni e scuole di formazione di Italia, Spagna, Finlandia, Gran Bretagna e Turchia.

La Regione Umbria, invitata dalla Scuola di formazione Villa Montesca di Città di Castello che è partner del progetto, ha illustrato l’esperienza dei propri Centri di educazione ambientale (“Cea”) della rete “Infea”, la rete regionale per l’informazione, la formazione e l’educazione ambientale coordinata dal “Cridea”, la struttura della Regione Umbria preposta al coordinamento e alla promozione della rete. La delegazione, composta da tredici educatori di nove “Cea”, in rappresentanza dei 29 appartenenti alla rete “Infea”, è stata guidata dai funzionari del “Cridea” Valeria Poggi e Francesca Teti.

“L’esperienza umbra della rete ‘Infea’ - hanno riferito - è stata particolarmente apprezzata per la varietà delle sue offerte formative ed educative. I centri di educazione ambientale della Rete, per la loro eterogeneità e flessibilità organizzativa, sono infatti in grado di rispondere alle più svariate richieste provenienti dal territorio, dalle esigenze formative alle domande di attività esperienziali dirette. Rappresentano un valido punto di riferimento non solo per le scuole di ogni ordine e grado, ma anche per adulti, singoli o in gruppi, con interessi naturalistici e ambientalistici”.

L’incontro di Girona è stato l’occasione di scambio di esperienze e buone pratiche, soprattutto nel campo delle attività educative non formali e nel coinvolgimento delle proprie comunità locali nel progetto “Natur(s)-al” che intende contribuire all’approfondimento e alla diffusione delle tematiche legate alle scienze naturali, alla vita del nostro pianeta e all’importanza della sua salute, oltre a favorire lo sviluppo di relazioni tra discenti adulti e giovani, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

La partecipazione della Regione Umbria si inquadra in una serie di iniziative volte ad aprire il Centro di educazione ambientale e la rete “Infea” alle esperienze europee e all’approfondimento delle potenzialità, anche economiche, offerte dai progetti europei.


 

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