Edilizia Pubblica/ Vinti: "No agli appalti pubblici a trattativa privata”
PERUGIA - Nei giorni scorsi nel disegno di legge per lo statuto delle imprese e dell'imprenditore, la Camera dei Deputati con un voto pressochè unanime, ha triplicato da 500 mila a un milione e 500 mila euro la soglia che consente l'uso della trattativa privata senza la pubblicità negli appalti pubblici con effetti sul mercato dirompenti anche per l'Umbria. Lo sottolinea l'Assessorato regionale all'edilizia pubblica annunciando che "l'impegno della Giunta regionale umbra - in particolare in questa fase in cui sta lavorando per l'attuazione della legge regionale n. 3 del 2010 in materia di appalti pubblici- è quello di provvedere ad una responsabile semplificazione procedurale, ma senza smantellare gli indispensabili contrappesi normativi che, in una materia così delicata, devono servire a salvaguardare la neutralità della pubblica amministrazione, la trasparenza delle procedure, la tutela dell'interesse collettivo su quello privato".
Per tale ragione l'Assessorato si attiverà per un confronto con i parlamentari umbri proprio sugli effetti negativi che la norma potrà produrre anche nella nostra regione.
Gli effetti sul mercato saranno dirompenti - spiegano dall'Assessorato - Infatti, la sottrazione delle gare alle procedure pubbliche metterà a forte rischio la trasparenza e la legalità degli appalti pubblici. Il "Cresme" ha effettuato una stima dell'impatto per l'edilizia e il territorio da cui si deduce che, prendendo come riferimento il 2010, verrebbe sottratto al mercato il 76 per cento dei bandi di gara e il 16 per cento in termini di importo. In pratica su 18.848 bandi emessi nel 2010, ben 14.239, secondo la stima, sarebbero stati affidati senza bando e senza pubblicità direttamente dal responsabile del procedimento. In termine di valore equivarrebbe a sottrarre al mercato circa 5,1 miliardi di lavori pubblici su un totale di 32,9 miliardi d'investimenti pubblici.
Per l'Assessorato l'argomento invocato per affidare direttamente i lavori è noto: "accelerare, fare presto, togliere le norme di controllo, andare incontro alle pubbliche amministrazioni in difficoltà a selezionare decine di imprese per ogni gara data la scarsità di risorse e di personale. Problemi reali ai quali è stata data una risposta sbagliata, mentre si doveva semplificare le stazioni appaltanti dentro un unico soggetto pubblico in modo da fornire professionalità, risorse e trasparenza dei bandi e dei risultati delle gare.
E' noto che anche la polverizzazione delle gare rende difficile il controllo e la vigilanza e quindi, incrementa comportamenti e pressiioni non sempre lecite. L'impegno della Giunta regionale umbra sarà quello di contrastare questa tendenza.
Recent comments
11 years 40 weeks ago
11 years 40 weeks ago
11 years 42 weeks ago
11 years 42 weeks ago