Ecos 2012 International Conference: in Sala dei Notari al via la XXV edizione
PERUGIA - Si è aperta questa mattina alla Sala dei Notari la XXV edizione di Ecos 2012 International Conference. Da oggi fino a venerdì prossimo, 29 giugno, in calendario una serie di conferenze internazionali concentrate su tutti gli aspetti delle scienze termiche, con particolare attenzione alla termodinamica e alle sue applicazioni in sistemi di conversione dell'energia e dei processi. Il convegno, organizzato da Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Firenze, Sapienza Università di Roma e da Tree Srl – Tecnologie per la Riduzione delle Emissioni Engineering, ha visto questa mattina l’intervento conclusivo dell’assessore alle Politiche energetiche e ambientali del Comune,Lorena Pesaresi:
“Qualità urbana, Energia verde, riduzione dei consumi e delle emissioni, efficienza energetica, mobilità alternativa, ricerca e innovazione tecnologica sono il paradigma di Perugia sostenibile. Una città in movimento, a forte impronta storica ed ecologica, un esempio di città pilota in Italia e in Europa per i suoi progetti innovativi di green economy e green society, in campo energetico e ambientale inseriti in una visione unitaria di città-territorio-comunità verso la costruzione di smart cities che rappresentano oggi il cuore del programma dell’Europa e delle relative opportunità economiche e finanziarie offerte dalla Comunità europea alle città degli Stati membri.
Del resto, se è vero che la sfida del futuro dipende dalle capacità e dai risultati che le città sapranno dimostrare localmente e globalmente, dalle città dobbiamo ripartire.
Anche per questo sono felice di essere oggi qui e di poter condividere questa vostra ricca esperienza scientifica, dopo aver concluso nel mese scorso nella nostra città la seconda edizione di “Perugia Green Days”, un evento promosso dal Comune di Perugia insieme all’Associazione “Progettare il Futuro”, seguito nei giorni scorsi anche dal Festival nazionale dell’energia.
Perugia Green days, in modo particolare, è l’evento della città per la città, per l’Umbria e per l’Italia. Il luogo e lo spazio di tutti in cui rappresentiamo cosa si fa concretamente e di ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile a Perugia e in Umbria, attraverso il lavoro in partnership pubblico/privato, l’incontro virtuoso tra il mondo dell’economia e dell’imprenditoria, della ricerca con le due Università (italiana e per stranieri), della scuola, dell’ecologismo diffuso.
Così come il cittadino e la sua partecipazione alla vita pubblica anche attraverso Agenda 21 Locale, sono valori fondanti - io credo - di una buona governance locale che voglia cambiare e innovare in questa società, i comportamenti e gli stili di vita delle persone per accrescere la qualità ambientale e sociale. E’ anche su queste basi che Perugia, insieme ad Assisi, sta costruendo la sua candidatura a “Capitale europea della cultura 2019”.
L’obiettivo è far leva, in una reale proiezione europea, sull’idea forte di sostenibilità urbana, a partire dall’insieme delle innovazioni ambientali, urbanistiche ed edilizie e dalle infrastrutture di mobilità alternativa presenti a Perugia. Abbiamo alle spalle oltre venti anni di esperienza, dalle scale mobili al minimetrò operativo dal 2008: una eccellenza in Europa e nel mondo.
Operiamo con i nostri programmi d’azione su più versanti e in modo particolare:
1. nella tutela del paesaggio e con politiche energetiche ed ambientali con una attenzione nuova alla salvaguardia e riduzione del consumo di suolo a partire dall’efficientamento energetico, recupero, manutenzione, conservazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico/privato esistente;
2. nella riduzione dei rifiuti e della loro pericolosità ed al conseguimento del “ciclo integrato dei rifiuti” (Raccolta differenziata, riciclo, recupero di energia pulita). Oggi Perugia raggiunge il 54% di raccolta differenziata con il servizio a domicilio “porta a porta” per oltre il 50% della popolazione comunale;
3. nel turismo sostenibile e nello sviluppo dell’ agricoltura di qualità legata anche alle agro-energie;
4. nella trasformazione delle tradizionali reti di gestione dei beni materiali e sistemi immateriali in smart grid;
5. Oggi siamo città pilota in Italia nel campo della mobilità elettrica con l’installazione da parte di ENEL Distribuzione dei primi siti di ricarica pubblica per i veicoli elettrici a zero emissioni. Così come per la “mobilità dolce” con il primo sistema integrato di bike sharing a pedalata assistita e con sistema fotovoltaico, nuovi percorsi ciclo-pedonali, intermodalità con il Minimetrò.
6. Siamo partner nazionale, insieme all’Università di Perugia, nel Progetto di ricerca “Postalzev” grazie al quale la città sarà dotata di veicoli di ultima generazione ad emissione zero per i servizi postali della città.
7. Abbiamo avviato a Perugia un Piano di riqualificazione energetica del più grande polo imprenditoriale dell’Umbria (S. Andrea delle Fratte). Merita citare il Progetto SCER, Sviluppo di un nuovo sistema di climatizzazione di edifici artigianali in ambito urbano basato sulle fonti energetiche rinnovabili, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e realizzato in collaborazione con l’Università di Perugia.
8. l’Umbria e, in particolare Perugia, sono ai primi posti in Italia con il più alto indice di energia prodotta da fonti rinnovabili (grazie in particolare alla produzione di energia rinnovabile da idroelettrico e fotovoltaico);
9. Perugia è la quarta città in Italia per superfice installata di solare termico….
Operiamo così perché oggi è molto più chiaro di ieri: non c’è sviluppo senza attenzione all’ambiente e alle nuove sensibilità, alle nuove opportunità della green economy, nel mentre si restringono i tradizionali comparti dell’economia che inquina e consuma.
Ambiente è per noi tutela e salvaguardia dell’ecosistema, è senso del limite delle risorse, unica fonte di futuro, ma anche un’economia più moderna ed efficiente che, grazie all’innovazione ecologica, crea ricchezza di qualità, consuma meno risorse naturali, meno energia e materie prime, produce meno rifiuti e meno inquinamento, fa nascere imprese innovative, più competitive e durevoli, crea nuova occupazione e successo economico.
Così come “ambiente” è più ricerca scientifica, è più scienza, ma all’ambiente serve una scienza che, a partire da un reale riconoscimento delle istituzioni scientifiche pubbliche, persegua l’interesse generale dell’uomo e non il vantaggio di pochi.
I mutamenti climatici, la globalizzazione dello sviluppo, con una estensione senza precedenti dei prelievi di risorse naturali e degli impatti sui beni comuni (acqua, aria, biodiversità), impongono una svolta decisiva nelle produzioni e nei consumi. Perché vivere in un ambiente sano rappresenta ormai una condizione fondamentale di benessere, una sensibilità che cresce sempre più nei cittadini ma ancora poco, troppo poco, nella politica, nei processi decisionali, in una moderna cultura imprenditoriale.
Per questo ritengo che l’economia unita all’ecologia e alla politica (intesi come sistemi che non solo si aprono gli uni agli altri ma che si determinano reciprocamente), sono la carta vincente per uscire dalla crisi, per creare nuovi posti di lavori o riqualificarne altri in un Paese come l’Italia ricco di risorse e di potenzialità, ma che oggi è in forte declino, non solo economico, ma anche ecologico e sociale..
“Fare di più e meglio con meno” – è quello che per me significa green economy, non solo come risposta alla crisi climatica ma come nuovo motore di sviluppo, come leva per ripensare il modello delle città in modo alternativo ed ecologico.
Ma in tutto questo serve ancora un’attenzione nuova della politica in quelle azioni e dinamiche che riescano a trasmettere alla popolazione la voglia di cambiare, una volontà di tutti i decisori pubblici e privati affinché con una marcia in più, con senso etico e del rigore, riescano a creare un nuovo modello di Sistema-Paese, consapevoli che per creare città intelligenti guardando al futuro (e non con lo sguardo all’indietro), bisogna credere e investire davvero su innovazione e ricerca, unica speranza per garantire il Pianeta e un futuro alle generazioni presenti e future”.
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