PERUGIA - "Secondo i dati Istat il potere d’acquisto delle famiglie è calato dello 0,3% su base annua, così come la propensione al risparmio. Per l’Adoc il calo reale del potere d’acquisto in Umbria è pari al 5%. “L’inflazione aumenta, le tariffe aumentano, I’Iva aumenta. E le famiglie si trovano con il portafogli vuoto". A dichiararlo è Angelo Garofalo, presidente dell'Adoc Umbria.

"Negli ultimi due anni  - continua Garofalo - l’inflazione è salita complessivamente del 2,3%, le tariffe dei servizi pubblici locali e delle utenze domestiche negli ultimi quattro anni sono aumentate del 6%, mentre i redditi sono calati. Il potere d’acquisto reale delle famiglie italiane è calato del 5%, ormai non basta neanche tirare la cinghia, la crisi è profonda. Come se non bastasse, l’aumento di un punto percentuale dell’Iva comporterà un aggravio di spesa pari a circa 180 euro l’anno, diminuzione che porterà ad una riduzione dell’impatto della spesa privata sull’economia pari a 540 euro l’anno per singola famiglia. A livello nazionale, quindi, il Pil subirà una decurtazione di circa 11 miliardi di euro. Che per lo Stato si traduce in una riduzione delle entrate pari a circa 4,5 miliardi di euro".

"Aumentando l’Iva - conclude il presidente Adoc - si abbattono i consumi, secondo le nostre stime il calo dovrebbe attestarsi sul 2-3%. Ad oggi, pertanto, non è possibile accedere al risparmio né affrontare spese straordinarie e improvvise ed è praticamente impossibile effettuare acquisti personali. Il Governo deve intervenire a sostegno dei consumatori e delle famiglie. La Regione Umbria deve convocare un tavolo anticrisi in cui tutte le parti sociali interessate possano concordare una linea comune per combattere la drammatica situazione in cui le famiglie e le stesse imprese si trovano. non bastano più le parole, occorrono i fatti.”

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