Eco-energia - Dall'Enel in Umbria 3.805 nuovi impianti nel 2011
![](http://umbrialeft.it/files/imagecache/grande/impianto-fotovoltaico.jpg)
PERUGIA - Nel 2011 sono stati 3.805 i nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti pulite che Enel ha connesso alla rete elettrica in Umbria. Per il 90 per cento delle attivazioni si tratta di impianti fotovoltaici. Un vero e proprio record di nuovi allacci che fanno di Perugia una delle province piu' ''green'' d'Italia, sottolinea una nota dell'azienda elettrica. Si tratta complessivamente di oltre 215 megawatt di nuova capacita' installata di energia a zero emissioni di C02 che soddisfano il fabbisogno di quasi 94.000 famiglie umbre.
In sostanza, nell'anno appena trascorso in Umbria e' gia' stato allacciato un numero superiore di impianti rispetto all'intero 2010, che gia' di per se' rappresentava un dato record per le rinnovabili con i 2.000 allacci realizzati. In particolare Perugia registra un vero e proprio boom di allacci con 3.211 connessioni alla rete per una potenza installata di 166 Mw. Nella provincia di Terni sono stati connessi 594 impianti fotovoltaici per una potenza di 50 Mw.
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Lunedì
09/01/12
14:47
Dal primo gennaio 2012 le tariffe elettriche sono aumentate del 4,75 % a causa della palese insostenibilità finanziaria degli incentivi per le energie rinnovabili. Nel 2012 supereranno abbondantemente la soglia dei 10 miliardi di euro annui. Considerato che stiamo pagando con il prelievo del 7% in bolletta e con l'aumento progressivo della stessa bolletta (nel 2012 sono previsti altri aumenti), non vedo proprio cosa ci sia da festeggiare, nell'essere 'green'. A meno di non vendere o commerciare in energia elettrica.
Esistono due modi di essere 'green', usare la testa e guardare in faccia alla realtà italiana (molto diversa da quella europea più avanzata), affrontando i nodi strutturali che stanno mandando al fallimento finanziario ed energetico l'Italia. Oppure, accordarsi al carro sempre più gravido di retorica e di retori, popolato di industriali di settore, banchieri, tecnici o sedicenti esperti spesso improvvisati, politici che vedono la ghiotta occasione per darsi una pittata di verde, nella speranza di rifarsi una verginità. Tutto questo ha portato l'Italia ad essere il primo paese europeo negli incentivi per le rinnovabili e il primo nello spreco energetico.
Buttiamo i nostri soldi dalla finestra, con il nostro essere ignoranti.
Purtroppo anche le forze ambientaliste e della sinistra, che pure dovrebbero rappresentare la punta più avanzata della sensibilità e della progettualità verso un futuro, realmente sostenibile (non solo a parole), sono tra i principali corifei di questo sistema malato, che è la green economy (all'italiana).
Martedì
10/01/12
13:02
Ben detto!