Eco-energia/ Confagricoltura critica: dalla Regione una battuta d’arresto
PERUGIA - Con la delibera che disciplina l'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, la Regione Umbria provoca una ''pesante battuta d'arresto'' per le agroenergie, secondo Confagricoltura, che parla di una giunta regionale ''sorda alle sollecitazioni del mondo agricolo nonostante le proposte e le richieste di modifiche''.
''Rispetto alle nostre richieste - prosegue Confagricoltura Umbria in una nota - la giunta ha introdotto elementi peggiorativi. Nello specifico, contrariamente agli impegni assunti, ha introdotto il criterio di retroattivita', cosa del tutto discutibile anche da un punto di vista giuridico. Altra questione e' la distanza degli impianti dai centri abitati la cui definizione crea un reticolo sul territorio regionale che di fatto rende pressoche' impossibile l'attivazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile''.
Ma cio' che preoccupa maggiormente e' l'assoluta mancanza di concertazione in sede di modifica di certi parametri rispetto ai quali il mondo agricolo si era espresso''. Confagricoltura Umbria chiede percio' ''da subito l'impegno della presidente Catiuscia Marini, dell'assessore regionale all'Ambiente Silvano Rometti e dell'assessore all'Agricoltura Fernanda Cecchini a modificare alcuni passaggi del testo approvato''.
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