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Ecco il video Tv sulle ragioni (e la loro gestazione) che hanno permesso il decollo economico e sociale dell’Umbria, che da regione molto povera (insieme alle Marche negli anni Cinquanta aveva gli indici socio-economici) da regione del Mezzogiorno) fece tra la seconda metà degli anni Sessanta, gli anni Settanta anche parte degli Ottanta un prodigioso recuperò che la portò, nel 1984, ad avere un Pil per abitante pari a quello medio nazionale, *segnando un punto di eccellenza del regionalismo italiano, quasi un’epopea*. Ma anche le ragioni che hanno determinato, dagli anni Novanta, un declino che l’ha riportata indietro in modo molto serio, scendendo – come Pil per abitante – *da 100 della media italiana a circa 83. In altri termini, oggi l’Umbria ha un Pil per abitante più basso del 17% e oltre della media nazionale*, superata anche da una regione del Mezzogiorno, l’Abruzzo.

È in questo contesto che si dipana l’*ottimo e originale libro di Luciano Taborchi* (già dirigente pubblico, esperto di valutazione delle politiche di politica economica e sociale, e da qualche anno scrittore) dal titolo “ *Alle sorgenti di una regione: l'Umbria (1970-1990)* - *Dal regionalismo nella Costituente alle stagioni della progettualità, nelle carte e racconti di alcuni protagonisti* ” ( *Morlacchi Editore* ), che è al centro di questa puntata de “Le Interviste”*, curate da *Giuseppe Castellini* e prodotte dal *Nuovo Giornale Nazionale* (assistenza tecnica *Gamma Multimedia Italia di Roberto Sportellini* ), che è andata in onda sulle Tv delle regioni del Centro Italia. *Il libro viene presentato oggi sabato 29 ottobre a Marsciano, alle ore 17,30 presso la Sala Aldo Capitini.*

Ospiti della puntata ovviamente l’autore, *Luciano Taborchi*, e *Aldo Potenza*, protagonista di primo piano della vita politica e civile dell’Umbria (è stato segretario regionale del Psi, consigliere e assessore regionale e molto altro ancora), dalla mentre intelligente e vivace e con l’apprezzabile caratteristica di parlare chiaro, in modo diretto senza fronzoli, andando al cuore delle questioni e senza diplomatismi di maniera.

Un libro il cui valore aggiunto sta nella capacità di Taborchi, anche grazie a un’azzeccata modulazione dei capitoli, di abbinare gli aspetti socio-economici a quelli politici, facendo parlare direttamente i protagonisti dell’epopea regionalista umbra, e quindi dell’uscita dell’Umbria dal sottosviluppo, tramite i loro interventi, i loro documenti. Insomma, sembra di essere lì con loro e Taborchi fa parlare tutti (benché il libro sia maggiormente improntato ai personaggi socialisti di quell’epopea), facendoli conoscere a una platea di persone, soprattutto giovani, che magari sanno che l’Umbria in quei due decenni fece l’impresa (negli anni Ottanta era tra le regioni più ‘di moda’ in Italia) ma non ne conoscono i perché, né i personaggi, né lo spirito e gli ideali che li animavano. Fino all’ultimo capitolo, “* L’epilogo* ”, che rappresenta lo spartiacque tra una stagione di spinta, di ideali, di battaglie e di sviluppo e una, da 30 anni, tutta al ribasso (quando lento, quando più accelerato, ma quasi sempre declino).

*Un libro non sul passato, ma sul presente e sui possibili futuri, perché è nel confronto tra quella stagione e quella degli ultimi 30 anni, grigia e ripiegata su stessa salvo che in alcuni momenti, che va trovata la radice delle risposte nuove da dare per lo sviluppo della regione. E su questo, dalle risposte alle domande di Castellini, i due protagonisti della puntata avanzano risposte su cui riflettere. Certamente oggi sabato 29 ottobre, alla presentazione di Marsciano, ci sarà occasione per approfondire ancora.

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