PERUGIA - “La storica ‘Elettronica Bio Medicale’ (Ebm) di Foligno, recentemente acquisita dal fondo britannico Permira, fa parte del gruppo di imprese che ha vinto il mega bando di 72 milioni di euro per la manutenzione delle apparecchiature sanitarie in Umbria. La società ora però rischia di scomparire, come denunciato dai sindacati, lasciando a casa circa 200 dipendenti in Umbria, 65 solo a Foligno. Da fine maggio è stato annunciato lo stato di agitazione in attesa che il 14 giugno si tenga a Roma un ‘tavolo di conciliazione’ presso il ministero per lo sviluppo economico”. Lo evidenzia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Carbonari, ricordando di aver già presentato una interrogazione sulla vicenda.

Carbonari si dice “preoccupata anche la continuità del servizio che dovrebbe essere fornito alle aziende sanitarie umbre, visto che i sindacati lamentano ‘una fase di depauperamento paurosa’, avvertendo che l’impresa ‘non erogherebbe più servizi di qualità alla pubblica amministrazione, faticando a consegnare i pezzi di ricambio e dare risposte ai tecnici che operano sul territorio’. Senza attendere l’incontro al Ministero, chiediamo alla Giunta di convocare immediatamente un incontro in Regione con i rappresentanti della proprietà, dei sindacati e anche di altri operatori, ponendo in essere tutte le azioni consentite dalla legge, affinché venga garantita la continuità del vitale servizio di manutenzione e la tutela di questi posti di lavoro”.

“Vanno pretese – conclude Maria Grazia Carbonari - delle risposte esaurienti dalla proprietà e cercate da subito eventuali soluzioni alternative per ogni possibile scenario, invece di rassegnarsi come sempre alla dismissione di storiche imprese e intere famiglie senza lavoro. La politica non può sempre stare a guardare, ma deve attivarsi per cercare soluzioni prima che i problemi divengano irrecuperabili”. 

Condividi