PERUGIA - “La strada E78 è un'opera di primaria importanza per il rilancio e la crescita dell'economia dell'Altotevere umbro, della Valtiberina toscana e del Montefeltro, ma la sua realizzazione deve necessariamente tenere conto del rispetto delle popolazioni e dei territori, in particolare nel tratto umbro che è fortemente antropizzato”. Lo afferma il capogruppo della Lega nord in Consiglio regionale, Gianluca Cirignoni.

 

Per Cirignoni la “superstrada va sì realizzata, ma non a tutti i costi. Quest'opera deve essere completata per i benefici che porterà ai territori ma non deve trasformarsi in una colata di cemento e asfalto stesa senza criterio e senza troppi complimenti nelle nostre valli. In Umbria, da venticinque anni – spiega -,la sinistra ha messo in scena una vera e propria farsa sulla E78, che è servita solo a produrre roboanti comunicati stampa, specie durante le campagne elettorali, compresa l'ultima, con il risultato che si è persa l'occasione per realizzare quest'opera che era strategica per tutta la regione e il centro Italia”.

 

Secondo l'esponente umbro del Carroccio “tenuto conto della trentennale impasse (come ricordato all'assessore Rometti con la nostra interrogazione rimasta senza risposta), sarebbe opportuno istituire  un tavolo tecnico interregionale per pianificare l'utilizzo del tunnel della Guinza e delle adiacenti infrastrutture già realizzate nella valle del Metauro per consentire alle popolazioni delle nostre valli un collegamento sicuro e veloce alternativo ai valichi appenninici di Bocca Trabaria e Bocca Serriola. A nostro avviso – continua Cirignoni - questa sarebbe una soluzione ragionevole, economica e realizzabile in tempi relativamente brevi, che comporterebbe il completamento e l’ammodernamento del tunnel abbandonato, il completamento e l’utilizzo delle infrastrutture della E78 ad esso adiacenti, e la realizzazione di infrastrutture viarie di collegamento tra le due strade statali che verrebbero collegate: la Tiberina3/bis in Altotevere Umbro e la 73/bis nella Valle del Metauro”.

 

“Del resto – conclude - in Svizzera il tunnel del San Bernardino, ammodernato nel 2007 e gemello della Guinza per dimensioni e lunghezza, da oltre 40 anni consente in senso bidirezionale collegamenti sicuri e veloci, evitando alle popolazioni di affrontare impervi valici montani ed agendo da formidabile volano per l’economia ed il turismo”.

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