Secondo l'Istat la disoccupazione è aumentata di 1,2 punti percentuali su base annua. Era dal 1992 che non andava così male. Record su record sulla pelle delle persone. A febbraio, il tasso si è attestato al 9,3 per cento. Ma non finisce qui: nel quarto trimestre del 2011 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito al 32,6 per cento. Dunque, un altro record negativo! Bisogna andare indietro di quasi venti anni, al quarto trimestre del 1992, per trovare tassi così devastanti.

In termini assoluti il numero dei disoccupati è pari a 2,3 milioni, aumentato su base annua di 335 mila unità. Tra le donne il numero di occupate scende di 44 mila unità rispetto a gennaio, quindi in un solo mese, in base a dati provvisori e destagionalizzati.

Non tardano ad arrivare i primi commenti politici. Uno dei primi è di Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra: «Mentre l'Istat conferma che un giovane su tre è senza lavoro, Monti dice che la 'crisi dell'Eurozona è superatà anche grazie 'al più solido sentiero imboccato dall'Italia', trova il suo fulcro in quella riforma del mercato del lavoro 'che aumenta sensibilmente la flessibilità per le aziende nella gestione della forza lavoro'. Cioè che aumenta la precarietà dei giovani, dopo aver già allungato l'età pensionabile. Mi chiedo se questi professori del governo ci sono o ci fanno. In entrambi i casi vanno mandati a casa».

Fonte: controlacrisi.org

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