Perugia, 2-9 maggio, Roma, 10 maggio, Salerno, 11-13 maggio, Padova, 12 maggio 2011. Circa 200 studiosi di tutte le discipline americanistiche si riuniranno per confrontarsi, fare il punto, lavorare insieme sulle realtà in trasformazione che partono dalle Americhe ma coinvolgono tutto il mondo.

 

Il XXXIII Convegno Internazionale sarà il luogo in cui circa 200 studiosi di tutte le discipline americanistiche si riuniranno per confrontarsi, fare il punto, lavorare insieme sulle realtà in trasformazione che partono dalle Americhe ma coinvolgono tutto il mondo.

Gli oltre trenta anni di Convegni Internazionali realizzati rappresentano una mèta fondamentale, perché raggiunta nel rispetto dei propri obiettivi di formazione antropologica come contributo alla costruzione di un mondo più dignitoso per ogni suo abitante. Mèta raggiunta anche nella propria vocazione di accessibilità libera e gratuita della cultura (e del patrimonio accumulato di anno in anno) alla popolazione interessata, nonché di partecipazione volontaria dei soci alla vita dell’associazione e alla realizzazione del Convegno.

Questo evento, che per importanza e prestigio nel suo campo si staglia come uno dei primi nel mondo, tanto da ottenere nel 2010 l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si aprirà il 2 maggio a Perugia, proseguirà il 3, 4, 5, 6, 7 e 8 e si concluderà il 9 nella sede perugina per proseguire poi a Salerno, Roma e Padova. Nel complesso si avvicenderanno oltre 200 studiosi provenienti da numerosi Paesi europei e americani.

Il Convegno si articolerà in 22 sessioni, che spazieranno tra gli argomenti più diversi, toccando tematiche storiche, antropologiche, archeologiche, artistiche, etnomusicali, letterarie, politiche e sociali, relative alla globalizzazione di grande interesse non solo per gli esperti in materia, ma per tutti coloro che, nella costruzione di una società sempre più multiculturale, non vogliono soffermarsi ad una conoscenza superficiale della diversità rappresentata dall’“Altro”.

In particolare teniamo a segnalare la Tavola rotonda “Diritti indigeni: una discussione transnazionale” che aprirà i lavori nella Sala dei Notari, e che, grazie all’impegno umano e professionale della coordinatrice, prof. Maria de Lourdes Beldi de Alcântara vedrà la partecipazione di Pedro García Hierro, dell’International Working Group for Indigenous Affairs, Danimarca, e di João Pacheco de Oliveira Filho (Museu Nacional, UFRJ, Brasil).

Gli argomenti della Tavola rotonda toccheranno le autonomie indigene, i processi di democratizzazione in America Latina, I diritti violati delle donne in Messico, la libera determinazione dei popoli originari, l’interculturalità nel costituzionalismo, l’educazione differenziata, il pluralismo giuridico. Tutte tematiche, dunque, urgentemente attuali e che, dalle Americhe, spaziano ad ogni angolo del mondo.

L’interesse per l’Altro da sempre stimola l’uomo alla conoscenza ed all’avvicinamento alle realtà umane diverse. L’Americanistica ha come suo oggetto privilegiato le civiltà americane, intendendo con questo termine le culture che si svilupparono nelle Americhe prima dell’arrivo di Colombo, alcune delle quali tuttora sopravvivono cercando di trovare un loro spazio in un mondo sempre più improntato sul cosiddetto modello “occidentale”.

Nel sito www.amerindiano.org sarà possibile seguire il convegno trasmesso on line in diretta.
 

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