TERNI - La buona notizia è che finalmente esiste un progetto di marketing dedicato a San Valentino da Terni, con un logo unico per commercializzare in tutto il mondo i prodotti più disparati dedicati al santo dell’amore, rivitalizzare l’economia del territorio e portare il patrono degli innamorati in tutto il mondo.

La cattiva notizia è che il marchio non è stato registrato a Terni ma a Bussolengo, in provincia di Verona, per il quale il Corriere della sera l’ha già definita “la città d’amore”.

La buona notizia è che il progetto non è riservato alle sole aziende venete, ma a tutte quelle interessate alla valorizzazione del santo degli innamorati. Anche i ternani, quindi, potranno aderire al consorzio ed entrare nel circuito della “Rosa di San Valentino”.

Il paradosso è che “La Rosa di San Valentino” arriva, in qualche modo proprio da Terni e Terni se la è fatta sfuggire clamorosamente. L’ispirazione del progetto, infatti, viene dal libro Valentino. Il segreto del Santo innamorato del giornalista ternano Arnaldo Casali, pubblicato dalla casa editrice ternana Dalia, e da un incontro promosso  dall’Istess nel febbraio 2016.

Annunciato appena un anno fa al Cenacolo San Marco dal sindaco di Bussolengo Paola Boscaini, alla presenza degli assessori del Comune di Terni Daniela Tedeschi e Giorgio Armillei, il progetto ha preso velocemente forma, tanto che il 15 febbraio 2017  il sindaco Boscaini è tornata al Cenacolo per presentare i risultati, nel corso di un incontro che ha visto anche la proiezione del cortometraggio Valentino con ghiaccio di Paolo Consorti e la partecipazione dello storico dell'arte Giuseppe Cassio e del vescovo di Terni Giuseppe Piemontese.

Il successore di san Valentino, che aveva già incontrato lo scorso anno il sindaco Boscaini, aveva auspicato proprio nella sua lettera alla città in occasione della festa del patrono che le “articolazioni amministrative, le associazioni, le imprese” riescano a  a coalizzarsi per dare vita ad un “Progetto San Valentino”. 

“Mi auguro che questo rappresenti il primo passo – ha detto intervenendo all’incontro – di un ulteriore progetto che speriamo con tutte le forze più valide della città si possa realizzare. A noi sta a cuore la festa di San Valentino, ma soprattutto San Valentino, che è il fondatore di questa chiesa. Tutto ciò che viene fatto per tenere viva la memoria di Valentino vescovo e martire mi trova d’accordo e impegnato in prima linea”.

Boscaini ha spiegato come, fino a qualche anno fa, anche a Bussolengo – come a Terni – il patrono venisse festeggiato solo con manifestazioni di carattere culturale e folkloristico, a partire dall’antichissima fiera.  “E’ stato il libro di Arnaldo Casali a darci l’idea di un marchio capace di valorizzare ed esportare la figura di San Valentino attraverso prodotti commerciali”.

Il marchio “La rosa di San Valentino” è stato registrato dal Comune di Bussolengo e sarà affidato ad una commissione che ne concederà l’uso ad aziende che producono prodotti a tema.

Il primo è stato proprio la rosa ufficiale di San Valentino, ovvero il fiore che Valentino usava donare alle coppie di innamorati. Ma sono stati commercializzati gioielli, pasta, scarpe, monete, olio, il dolce ufficiale di San Valentino (che si chiama “Il bacio”) e molto altro.

Il progetto – ha spiegato Boscaini – non è riservato alle sole aziende venete: anche imprenditori ternani potranno aderire. Ovviamente non viene concesso il logo a due aziende che realizzano lo stesso prodotto.

Il Comune sta lavorando, parallelamente, a costituire una rete tra le città che hanno come patrono San Valentino, e ha già siglato due gemellaggi con una città francese e una tedesca.

“Ovviamente ci piacerebbe avviare una collaborazione anche con il Comune di Terni” ha aggiunto. “L’anno scorso abbiamo incontrato due assessori che sembravano entusiasti, poi però non c’è stato alcun seguito”.

Condividi