Due ruote fase 3/ In tanti, con casco e mascherina, per "Apecchiese tranquilla"
CITTA’ DI CASTELLO - Si sono presentati in tanti questa mattina all’appuntamento con la ripartenza in sicurezza. La “Fase3” sulle due ruote con il casco ben allacciato e la voglia di ripartire. Dopo il periodo di lockdown e restrizioni Covid19 ora anche i motociclisti amanti delle passeggiate tranquille fra le curve e i tornanti di strade panoramiche sono ripartiti con una iniziativa, “Apecchiese tranquilla”, simbolo di questi ultimi otto anni. Ed è ancora l’associazione “Ferro-E motus” a mantenere in vita le tradizioni continuando a credere nel messaggio che riguarda la sicurezza dei motociclisti.
L’appuntamento, dopo brioche e cappuccino, davanti al distributore del metano vicino alla rotonda che immette all’innesto della “Sr 257” la strada umbro-marchigiana, la strada del mare, tanto cara ai tifernati e non solo.
“Dopo questo periodo di stop abbiamo sentito il desiderio di ripartire con la nostra passione ricordando che la moto è divertente anche quando si va piano e in sicurezza. Per le limitazioni covid-19 - ha dichiarato il Presidente dell’associazione, Matteo Barbagli, attorniato da tante moto di diverse cilindrate - non siamo andati nel centro storico ma abbiamo deciso di percorrere la nostra strada preferita alla velocità da codice come da abitudine partendo da Città di Castello fino alla piazza di Apecchio per un ristoro, per poi proseguire verso il mare per un tuffo a Torrette, andando in sicurezza verso la tipica domenica dei tifernati”.
A salutare la partenza dei motociclisti c’erano il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, in veste anche di presidente della Provincia di Perugia per la competenza gestionale della strada, e l’assessore al turismo, commercio e sviluppo economico, Riccardo Carletti.
Ad inizio della scorsa estate la Provincia di Perugia ha concluso un atteso intervento di risanamento con i lavori di “messa in sicurezza” del piano viabile”, un progetto importante per una spesa complessiva di 500 mila euro, di cui 300 mila finanziati da ANAS e i rimanenti 200 mila dalla Regione Umbria.
“Una bella iniziativa che si pone obiettivi importanti: ripartire in sicurezza in sella ad una moto con la voglia ed il desiderio di trascorrere una domenica fra amici sulla strada simbolo delle domeniche dei tifernati e altotiberini verso il mare Adriatico”, ha sottolineato il sindaco, Luciano Bacchetta. “La Sr 257 è un’arteria unica nel suo genere per il territorio, l’ambiente e i paesaggi che attraversa, strategica ed indispensabile per i collegamenti verso le Marche. Dalla estate scorsa abbiamo riconsegnato alla collettività una strada “Apecchiese” più sicura e adeguata alla consistente mole di traffico che deve sopportare. Un obiettivo importante – ha concluso Bacchetta - che abbiamo raggiunto grazie anche al prezioso coordinamento e supporto continuo della Prefettura di Perugia, che vuol essere anche un invito a tutti gli utenti della strada alla prudenza, al rispetto dei limiti di velocità e alla guida sicura. In particolare ai motociclisti, fruitori e appassionati di questi tornanti di confine, rivolgiamo un appello caloroso ad una guida consapevole”.
L’assessore al turismo del Comune, Riccardo Carletti, presente assieme al sindaco alla ripartenza in moto degli appassionati delle due ruote ha sottolineato anche il significato di promozione del territorio che l’iniziativa ormai consolidata dell’associazione Ferro-e Motus racchiude: “Umbria e Marche, Altotevere e Valle del Metauro per storia e tradizione sono sempre stati territori legati da vincoli di amicizia e oggi questa manifestazione lo conferma ancora. Tra l’altro nell’anno del 500enario della morte di Raffaello, Urbino, l’entroterra marchigiano e Citta’ di Castello hanno un motivo in più di grande spessore culturale ed artistico per fare sinergia”.
LA SCHEDA - L’Apecchiese, Str. 257, è la strada di collegamento interregionale umbro-marchigiana di oltre 53 chilometri di lunghezza: si estende da Città di Castello ad Acqualagna, passando per Apecchio e Piobbico in Provincia di Pesaro-Urbino. Il tratto umbro, ricadente interamente sul territorio del comune di Città di Castello, interessa circa 20 chilometri di strada (19,935 Km per la precisione) che risulta di competenza regionale, ma di gestione provinciale. Una strada molto transitata, soprattutto da motociclisti e appassionati delle due ruote, perché caratterizzata da una gran quantità di curve, quasi da record in rapporto ai chilometri totali. Sono infatti 141 le curve rilevate e rese note dai tecnici della Provincia di Perugia, alle quali si aggiungono 12 rettifili, alcuni dei quali in semicurva.
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