NORCIA - A due anni dalla prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016 nel Centro Italia, in Umbria "abbiamo messo in sicurezza 35 edifici storici e oltre 350 opere mobili. Inoltre abbiamo completato 15 restauri e altri 12 sono in corso d'opera": a dirlo, all'ANSA, è Marica Mercalli, soprintendente ai beni culturali dell'Umbria, tracciando un bilancio di 24 mesi di attività nelle zone della Valnerina colpite da sisma.

"Nel deposito di Santo Chiodo di Spoleto - aggiunge - abbiamo fino a oggi ricoverato 6.400 opere, inoltre qui abbiamo trasportato anche 2.500 frammenti di affreschi che arrivano dalla chiesa di San Salvatore di Campi. Frammenti - spiega la soprintendente - che sono stati già tutti messi in sicurezza attraverso una apposita velinatura che consente di preservare al meglio i reperti in attesa di una loro ricomposizione".

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