Dottorini resta fedele a se stesso su Sanitopoli, ma la maggioranza è salda
di Nicola Bossi
PERUGIA - Le spalle del Presidente Marini sono larghe - anche perchè lontana anni luce da quelle accuse di sanitopoli - e quelle del capogruppo regionale del Pd pure. Quindi l'affondo "sistema clientelare emerge da inchiesta" di Dottorini (idv) non creerà particolare sconquasso nelle dinamiche della Giunta regionale. Ci saranno lamentele sì, qualche nota degli altri alleati. Tutto qui. Tutti a lavoro dunque per risollevare le sorti dell'Umbria, se sarà possibile. Qualche problema di più invece all'interno dell'Idv dove la filosofia che ispira Olivier Dottorini mette nella traiettoria di tiro purtroppo il vice-presidente in quota Idv, Carla Casciarri, che da amministratore non può permettersi i toni alti più o meno legittimi. E nel partito c'è chi è in apprensione per questo solco che divide i due mondi Idv in consiglio regionale. E resta a questo punto il dilemma: meglio un Idv di lotta e di trasparenza o un Idv del buongoverno?
Venerdì
09/09/11
23:31
l'Italia è una repubblica fondata sulla raccomandazione?
pubblicata da Giorgio Foresti il giorno sabato 10 settembre 2011 alle ore 0.04
In una situazione generalizzata di grave crisi non solo economica ma anche e sopratutto di valori etici e politici, non possiamo non prendere una posizione netta e intransigente nei confronti di comportamenti quantomeno non rigorosi e trasparenti da parte di chi, nominato dalla politica, non agisce in maniera giusta, imparziale e neutrale al di sopra delle scelte indotte dalle clientele e dalle appartenenze e convenienze politiche. I cittadini si sarebbero aspettati, dai dirigenti del PD e degli altri partiti di maggioranza, una netta presa di distanza e di stigmatizzazione di questi comportamenti e non una difesa di ufficio della propria parte politica. Ma veramente questi politici pensano che la gente comune non sia al corrente di questi maneggi? Che nel corso della loro vita di studenti, lavoratori, malati, anziani, individui sociali, non abbiano mai dovuto misurarsi/scontrarsi con ingiustizie nell'assegnazione di valutazioni nella scuola, nei concorsi, nell'assegnazione di posti di lavoro, di assegni di accompagnamento, di scavalcamento nelle graduatorie e nelle liste di attesa per visite sanitarie, di posizioni di privilegio in generale? Non credete che sia giunta l'ora di provare a cambiare questo sistema marcio e corrotto che non tiene conto delle giuste aspettative di chi è portatore di merito reale? E non mi si risponda con la solita accusa di idealismo e di aspettative utopiche! E' possibile cambiare la rotta. Mi aspetto da Renato Locchi, come da tutti indistintamente gli esponenti politici presenti in Consiglio regionale, a prescindere dalla loro legittima distinzione politica, che su questi comportamenti si levi un concorde coro di critica e sdegno, per la loro e la nostra dignità.
Solidarietà a Dottorini e a chiunque altro condivida la sua protesta.
Venerdì
09/09/11
23:41
Mi corre obbligo sollevare un appunto a Nicola Bossi, autore dell'articolo, quando conclude: "meglio un Idv di lotta e di trasparenza o un Idv del buongoverno?" Forse voleva dire ""meglio un Idv di lotta e di trasparenza o un Idv del consociativismo e della collusione? Mi sembra che il "buongoverno", citando il buon Tonino, "che ci azzecca?" Cordialità
Sabato
10/09/11
09:39
Non sembra che Dottorini abbia messo in discussione l'operato della vicepresidente. Nemmeno il più becero totalitarismo Berlusconiano si permetterebbe di utilizzare ricatti politici come quello che iipotizza il relatore di questo articolo, che sembra godere nel seminare zizzania all'interno dell Idv. Ma quale due mondi e quali solchi! Semplicemente una politica efficace coerente e trasparente che ha dato e dara risultati per il bene dei cittadini.
Se ci fosse poi qualcuno all 'interno dell'idv che non condivide la questione morale allora dovrebbe chiedersi cosa ci sta a fare all'interno di questo partito che dimostra quotidianamente come si possa essere di governo senza cedere agli inciuci di chi governa con una logica vecchia e che dobbiamo assolutamente rifiutare e sconfiggere.
Sabato
10/09/11
09:39
Magari trasparenza e buongoverno dovrebbero essere la base del governo di un paese o di una regione, quì mi pare manchi l'uno e l'altro.
Naturalmente è un mio parere e certamente sbaglierò su entrambe le cose.
Sabato
10/09/11
14:40
Il problema della Rosignoli mi risulta facilmente risolvibile. Basta impugnare la nomina fatta dalla ex Presidente prima di andare via per passare alle ferrovie. Mi risulta che gli incarichi dirigenziali non possano superare la scadenza del mandato amministrativo e quindi questo dato è un elemento per interrompore l'incarico affidato dalla passata Giunta regionale. Poi la direttrice licenziata potrà comunque fare rivalsa su chi ha provveduto a nominarla e a sottoscrivere il contratto di lavoro.
Poi non capisco perchè questo consigliere debba prendersela con la Direttrice della ASL3, ed anche Direttrice dell'AUS, quando la Giunta regionale e tanto meno il direttore regionale alla sanità non hanno mai contestato alcunchè nella gestione dell'azienda ospedaliera di Foligno.
Se si va a leggere il rapporto fatto sull'AUS, firmato dall'ex Direttore Ing. Palo di Loreto, quello che presta ora la sua opera di consulente nel gabinetto della presidente Marini dopo essere andato in pensione, si deve prendere atto che tutto andava bene.
Allora se il consigliere Dottorini intende far rimuovere la Rosignoli dalla ASL3 è altrentanto doveroso chiedere anche l'allontanamento di tutti i diretti responsabili sia politici che burocrati. Rimozione che deve comiunciare da chi ha dato il parere e ha sottoscritto la deliberazione per rinnovare l'incarico di Direttore della Rosignoli all'ASL3.
Sabato
10/09/11
18:47
Scrive IDVleft: "Non sembra che Dottorini abbia messo in discussione l'operato della vicepresidente."Appunto. Perché non lo fa? E soprattutto, facesse il nome dello "strutturato" che recentemente ha vinto il concorso a cui fa riferimento, così la facciamo finita con questa pantomima che ha il sapore di una schermaglia tutta interna all'IDV ... Poi magari, visto che sono in corso altri concorsi (si perdoni il bisticcio) , avvisi pubblici, mobilità sospette, Dottorini iniziasse ad attivarsi per davvero...Mi pare che se si scorrono i nomi di chi recentemente ha vinto o è stato reso idoneo o è entrato in posizione utile in graduatoria, il film è sempre il solito: figli nipoti cognati amanti lacchè...
Sabato
10/09/11
22:05
Brava ROSALU! Hai centrato uno dei problemi del malcostume. Sarebbe proprio ora che qualche consigliere chieda, magari alla commissione per le infiltrazioni mafiose, di fare una verifica sui personale e sui dirigenti della Regione. Si scoprirebbero cose interessanti, forse anche da Procura della Repubblica, se si controllassero gli ultimi concorsi, da chi sono stati vinti, come sono state utilizzate le graduatorie, il possesso del titolo di studio necessario per partecipare al concorso, gli spostamenti da Giunta e Consiglio, le parentele e le affinità, i coniugi, ecc... ecc...
Bisognerebbe capire perchè tutti tacciono, nonostante che certe situazioni dubbie siano state oggetto di articoli sui giornali.
SignorGI
Sabato
10/09/11
18:52
PS: qualcuno del mio partito eviti di difendere a spada tratta, a nome di Rifondazione, il sistema "Lorenzetti", perché mi pare che ci sia un'epidemia di mal di pancia nel partito per queste esternazioni , si spera dovute al solleone.
Mi risulta infatti che Rifondazione - durante quelle legislature regionali - abbia fatto qualche battaglia di non poco momento per non far privatizzare pezzi di sanità, per contenere un po' il folignocentrismo onnivoro, per insediare una commissione di inchiesta contro le infiltrazioni mafiose... Un conto è sottolineare alcuni aspetti positivi di quella esperienza di governo, un conto è la sua assunzione acritica come modello esemplare...
Domenica
11/09/11
12:03
Credo che sia ora di chiudere, in tutta Italia, la stagione dei leader politici che reggono il mondo, piccolo o grande che sia, solo sulle proprie spalle come novelli Atlante.
Costruendo questi 'sistemi d'immagine' l'elettore ha la percezione che sia un solo uomo a governare, un 'leader massimo', non una coalizione di forze politiche che ne condividono onori e oneri.
Così è depotenziata, anche agli occhi degli elettori, la funzione centrale degli organi assembleari. Per cui la storia personale, politica e l'immagine etica di coloro che sono inseriti nelle liste sicure o nei listini bloccati, diventa ininfluente. L'importante non è che in un consiglio sieda una persona degna, ma che il leader sia quello giusto.
Ne ha fatto le spese Obama, a esempio, che ha dovuto lasciare molto del proprio 'carisma politico' di fronte ad una realtà dei fatti, diversa da quella che ha raccontato. Costretto a venire a patti con un parlamento ostile ed espressione concreta della mentalità conservatrice di molti americani.
Nelle Regioni la parodia di queste figure di 'super governatori' è nel Lazio.
Quando ci si candida per governare una regione o altri enti con una coalizione, l'assunzione di responsabilità deve essere condivisa in toto (senza distinguo) da tutte le componenti della stessa e sempre, almeno fino al momento in cui non si sceglie di uscire dalla coalizione.
Non si può dire a priori, io c'ero ma 'ero andato al bagno' o io c'ero ma 'non ero d'accordo' e mi sono immolato per salvare la patria.
Si perde più tempo a fare distinguo, precisazioni, baruffe e polemiche fra partiti e dentro i partiti, occupando 'a penna e foto armata' l'attenzione dei media, che a governare o ad ascoltare gli elettori.
Se i telegiornali invece di parlare della fame in Africa, sottolineano il ritorno 'minaccioso' della canottiera bianca di Bossi in pieno agosto, ci sarà pure qualcosa che non funziona?