Dottorini-Idv:Giunta sbaglia se pensa approvare Piano Rifiuti senza il Consiglio
Perugia - “Spero sia solo uno scherzo”. Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv) commenta le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, “che martedì ha presentato l’aggiornamento al Piano rifiuti al tavolo dell’Alleanza per lo sviluppo affermando che l’atto 'potrebbe essere assunto con una delibera di Giunta e non necessiterebbe di passaggi partecipativi e consiliari'”.
“L’idea che qualcuno possa soltanto ipotizzare di modificare nei suoi elementi strutturali il Piano dei rifiuti senza passare per l'Assemblea legislativa regionale – sottolinea il consigliere regionale, che nella nota fa riferimento anche al suo ruolo di presidente di 'Umbria Migliore' - è del tutto priva di ragionevolezza e manifesta un’idea singolare delle prerogative dell’Aula. Lasciamo da parte il fatto che non vi sia stato alcun confronto di merito all’interno della coalizione di maggioranza, ma è bene ricordare che il Consiglio regionale esattamente un anno fa ha approvato una mozione che impegnava la Giunta a produrre entro e non oltre il mese di giugno 2014 una proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Sarebbe davvero paradossale se oltre all’inammissibile ritardo, la Giunta ignorasse completamente la volontà dell'Assemblea legislativa e approvasse senza alcun confronto, a due mesi dalla scadenza elettorale, la proposta elaborata”.
“Non tutto è sbagliato nelle modifiche che vengono proposte – aggiunge Oliviero Dottorini - e da parte mia c’è sempre stata una disponibilità ad esaminare nel merito le questioni sul tappeto. Tuttavia vi sono elementi di forte criticità che non possono essere bypassati con un escamotage procedurale. Occorre che l'adeguamento del Piano regionale dei rifiuti venga attuato con un passaggio in Consiglio regionale, tirando fuori dai cassetti degli uffici tutta la verità sul futuro ambientale e impiantistico della nostra regione. Così facendo, la Giunta non fa altro che aumentare il sospetto che vi sia qualcosa di impresentabile in questo atto, gettando sale sulle ferite sociali e ambientali che dilaniano la regione da anni. Al contrario – conclude - noi riteniamo che da un adeguato confronto e da un serio dibattito consiliare possa scaturire qualcosa di positivo per le prerogative ambientali dell’Umbria. Spero che quanto già avvenuto sul regolamento per le fonti rinnovabili sia stato d’insegnamento e che non si voglia di nuovo riproporre un improduttivo clima di scontro totale che non aiuterebbe certo la soluzione dei problemi”.
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