Dottorini-IdV: Webred non si limiti a ruolo rivenditore innovazione dell'Azienda
"Sull'informatica regionale occorre un'inversione di rotta, non possiamo più permetterci società che rinunciano al proprio potenziale di conoscenze e professionalità per limitarsi al ruolo di intermediazione o di semplice rivenditore”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, interviene su Webred, la società di informatica regionale.
“La società pubblica regionale che si occupa di innovazione tecnologica – spiega Dottorini - dovrebbe essere lo strumento al servizio delle pubbliche amministrazioni per l’attuazione delle proprie politiche in ambito di information technology. A tutti gli effetti però il rapporto fra gli enti soci e la società Webred si profila come un rapporto cliente-fornitore, relegando la stessa Webred e le professionalità al suo interno al ruolo di semplici rivenditori”.
“Webred, con il suo bagaglio di competenze ed esperienze – continua Dottorini -, dovrebbe invece rappresentare l’informatica umbra a livello nazionale, occupandosi prevalentemente dell’analisi di progetti strategici e delle tematiche di innovazione, cooperazione, open source e riuso del software, così come dettato dalla legge regionale 11 del 2006. Questo deve tornare ad essere il core business di Webred. Non possiamo più permetterci di rivolgerci a questa società come ad un semplice ed esclusivo ufficio di rivendita software, tra l’altro con possibili aggravi di spesa del valore di milioni di euro per la pubblica amministrazione. Per fare questo ci sono già altri, e spesso sono anche più bravi. Restituendo a Webred il suo ruolo strategico di società in house, con una compatibile forma societaria che veda gli enti soci direttamente coinvolti nella programmazione, si andrebbe incontro ad una serie di vantaggi indiscutibili: identificazione univoca del soggetto responsabile dell’attuazione delle strategie regionali per l’informatica, riduzione della catena di comando e dunque dei costi di struttura, ulteriore apertura del mercato regionale di information technology alle imprese private, possibile risparmio sull’Iva per tutte le attività svolte dalla società”.
“Oggi più che mai – conclude Dottorini - è urgente che la Giunta elabori un Piano per l'informatica regionale e lo faccia cercando di valorizzare gli strumenti che già possiede, eliminando sprechi, ottimizzando risorse, ma valorizzando nel contempo tutte le buone pratiche presenti nel panorama informatico regionale".
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