PERUGIA- ''Sono necessarie azioni concrete per valorizzare l'agricoltura di qualita' e per disincentivare chi punta su Ogm e chimica; non si vive di solo tabacco. Sarebbe importante che la giunta regionale impegnasse le proprie energie per garantire la qualita' delle produzioni agroalimentari e il sostegno a metodi di produzione a basso impatto sull'ambiente e sull'uomo. Parlare di green economy e continuare a puntare tutto su agricoltura intensiva e ad alto impatto ambientale, sarebbe un errore grave per l'intera economia regionale''. Lo ha affermato tra l'altro, presentando una interrogazione alla Giunta dell'Umbria, Oliviero Dottorini, capogruppo in Consiglio regionale di Italia dei Valori.

Nell'interrogazione si chiede quali misure la Giunta intenda mettere in atto ''per garantire l'assenza di contaminazioni di sostanze chimiche e geneticamente modificate dalle produzioni biologiche umbre e come intende valorizzare la filiera agroalimentare umbra biologica e di qualita'''. ''La Regione - ha aggiunto Dottorini - dovrebbe spiegare ad esempio perche', pur essendo in vigore dal 2001 una legge molto avanzata che impedisce la diffusione di Ogm nel territorio regionale, di fatto non l'ha mai resa esecutiva, soprattutto nella parte che riguarda l'esclusione dai bandi regionali delle aziende e industrie agroalimentari che impiegano sostanze ogm nelle varie fasi del percorso produttivo''.

Secondo l'esponente del partito di Di Pietro, ''fino ad oggi la volonta' della giunta si e' fermata alle enunciazioni di principio''. Inoltre, parlare di green economy e di sostenibilita' non trova riscontri in azioni concrete, ''in grado - ha concluso Dottorini - di sostenere quelle realta' che adottano modelli di produzione capaci di conciliare la tutela dell'ambiente, la salute dei cittadini, la qualita' delle produzioni e la valorizzazione dei saperi locali e delle tipicita'''.

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