“E' un primato non invidiabile di cui l'Umbria deve liberarsi al più presto. Occorre dare subito un segnale incontrovertibile e rassicurare i cittadini sul fatto che le istituzioni non vengono usate come centri di collocamento, magari per persone valutate in base alla vicinanza politica piuttosto che alle proprie qualità”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta i dati sull’aumento di consulenze e incarichi esterni divulgati dal ministero della Pubblica Amministrazione, che indicano per l’Umbria una crescita del 46 per cento nel 2011 rispetto al 2010.

“Ha ragione l'assessore Rossi – aggiunge Dottorini - quando afferma che in questo discorso non rientra, se non marginalmente, l'ente Regione che ha ridotto alla cifra di 200mila euro la spesa per consulenze nell’anno 2011, con una diminuzione pari ai due terzi rispetto al 2010. La questione sembra riguardare piuttosto amministrazioni locali o provinciali e altri enti o agenzie, magari anche dipendenti dalla stessa Regione. È altresì discutibile che il ministero presenti dati incompleti e approssimativi e ne faccia strumento di propaganda. In ogni caso – conclude - è evidente che i dati descrivono una situazione intollerabile che deve spingere i livelli amministrativi e di governo a uno sforzo al di là delle colorazioni politiche, assumendo l’obbligo di usare al meglio le risorse umane di cui le istituzioni e gli enti dispongono e abbandonando la pratica degli sperperi e degli incarichi inutili”.

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