A partire da oggi, grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Sacro Convento di Assisi e l’assessorato alla sanità della Regione Umbria, la rivista San Francesco Patrono d’Italia sarà distribuita gratuitamente negli ospedali umbri, e nei prossimi mesi entrerà in tutti gli ospedali d’Italia.
L’iniziativa è stata presentata stamani, presso l’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia,  da padre Enzo Fortunato, direttore del mensile dei frati di Assisi, Franco Tomassoni, assessore regionale alla sanità,  e Walter Orlandi, direttore generale dell’azienda ospedaliera perugina.
Attraverso questa collaborazione la rivista San Francesco si potrà così trovare per la prima volta, almeno inizialmente, negli ospedali di Perugia, Foligno, Terni e Assisi. Si partirà quindi da queste strutture sanitarie, per raggiungere poi altri centri ospedalieri della regione e con il tempo nelle strutture ospedaliere delle  altre regioni :“Bisognava in qualche modo iniziare – ha detto padre Fortunato – e abbiamo scelto l’Umbria, terra più vicina a noi, ma visto l’entusiasmo che abbiamo riscontrato altre regioni presto si uniranno all’iniziativa”.
“Una profonda gratitudine – ha poi aggiunto – va a chi ci ha aperto le porte e ci ha dato la possibilità di poter divulgare la parola di Francesco in questi luoghi dove ci sono persone malate e che soffrono, e per questo luoghi amati in modo particolare da Dio”.
La collaborazione avviata con la diffusione gratuita della voce ufficiale del Sacro Convento, secondo l’assessore Tomassoni, “va intesa come opera di rafforzamento del progetto di umanizzazione indispensabile per un costante miglioramento delle nostre strutture ospedaliere”. “Quello che stiamo facendo – ha proseguito – è una buona cosa, specie in questi momenti difficili per la sanità. Questa iniziativa ci fa ricordare che la salute non dipende solo dal benessere fisico e del corpo, ma anche da quello dello spirito”.
I frati francescani, è stato poi ricordato durante la presentazione dell’iniziativa, già da tempo fanno da assistenti spirituali ai pazienti e ai malati dell’ospedale di Perugia. E proprio da questo presidio sanitario, “il più grande dell’Umbria” come ha ricordato il direttore generale Orlandi, è partita questa nuova iniziativa. “Per noi è un onore essere i primi a promuovere questo progetto con una rivista importante che stimola una riflessione spirituale” ha affermato Orlandi, il quale ha poi sottolineato: “Abbiamo accolto l’iniziativa con entusiasmo visto che siamo impegnati da tempo in un percorso di umanizzazione di questo ospedale”.
La rivista infatti, nata nel 1920, da periodico strettamente legato alla vita del Sacro Convento di Assisi nel corso degli anni si è aperto all’attualità e alla cronaca, senza perdere il suo carattere francescano. Dalle 29 mila copie stampate nel 2004 la rivista è passata alle 100 mila di oggi, con una diffusione capillare sull’intero territorio nazionale (in abbonamento e in vendita nelle edicole).
“Da sempre siamo vicini soprattutto a chi soffre e a chi chiede una parola di conforto” ha infine evidenziato il direttore della rivista, la quale ora, dopo essere già distribuita anche nelle carceri (un accordo con il Ministero di grazia e giustizia permette di far arrivare la rivista in 315 case circondariali) e tra i non vedenti (un’intesa con il Ministero delle pari opportunità permette di diffondere la rivista anche in braille per non vedenti e ipovedenti in tutte le sedi dell’Unione Italiana Ciechi), arriva pure negli ospedali grazie a questo protocollo d’intesa.

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