BRINDISI - E' iniziato l'abbattimento dell'ecomostro di Villanova di Ostuni, in applicazione del piano di demolizione approvato dal Comune il 30 gennaio scorso, al termine di una battaglia giudiziaria durata trenta anni. I due caterpillar della ditta incaricata hanno gia' dato i primi colpi alla struttura di cemento armato a pochi passi dal mare, alla presenza di tanti tra studenti, ambientalisti, cittadini e del sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, del presidente della Regione Nichi Vendola e dell'assessore alla Pianificazione del territorio Angela Barbanente, nonche' del prefetto di Brindisi Nicola Prete e del questore Roberto Gentile.

 

Prima dell'avvio dell'intervento i vigili del fuoco e la polizia hanno verificato le condizioni di sicurezza della zona. Il manufatto di tre piani e' stato costruito negli anni '80 in un'area sottoposta a diversi vincoli ambientali, senza avere i necessari titoli edilizi, e avrebbe dovuto ospitare un albergo. Il Comune di Ostuni ha condotto una lotta molto lunga per evitare che l'ecomostro restasse come un segno indelebile sul proprio territorio, proprio alla luce dell'illegittimita' dei titoli alla base della sua realizzazione.

 

La proprieta' dell'immobile ha impugnato davanti al Tar e poi al Consiglio di Stato i provvedimenti dell'amministrazione comunale. Il Comune, alla luce delle sentenze con cui e' stata sancita la definitiva acquisizione al patrimonio pubblico, a fine gennaio ha quindi deliberato un piano di demolizione, affidando l'intervento a una ditta specializzata di Perugia e ottenendo dalla Regione la meta' del finanziamento necessario che ammonta a 160.000 euro.

Con l'avvio dell'abbattimento dell'ecomostro di Villanova si chiude la "settimana della bellezza" di Legambiente, nell'ambito della quale e' stato presentato il rapporto sull'abusivismo edilizio, secondo il quale in Puglia esisterebbe il 15% dell'abusivismo a livello nazionale.

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