Dopo il 15 ottobre - Intervista a Vasco Cajarelli
Di Armando Allegretti
PERUGIA - Gli indignati di tutta Italia si sono dati ppuntamento il 15 ottobre scorso a Roma per manifestare contro le banche e per dire no alla politica della Bce. La manifestazione, forte di 300mila persone, però ha subito un duro attacco da parte di alcuni giovani che hanno letteralmente messo a ferro e fuoco la capitale distruggendo auto e appiccando incendi. Umbrialeft ha incontrato Vasco Cajarelli, segretario regionale della Cigl Umbria, per sentire la sua opinione in merito a quanto successo a Roma.
Qualcuno ha detto che la gionata del 15 ottobre scorso era nata male, a causa anche del format scelto, una grande manifestazione per le strade romane, per altri invece era prevedibile che andasse a finire così.
Non penso era prevedibile, ma è evidente che c'era un rischio forte a causa dei numerosi soggetti esterni al movimento che ci hanno espropriato del diritto democratico di manifestare pacificamente. Siamo stati colpiti duramente al cuore, così come tutte le persone che pacificamente erano li a dire no alla politica delle banche, a Draghi e a Trichet.
Qualcuno pensa che ci sia dietro le quinte un'organizzazione tale da permettere che succedano avvenimenti del genere e che ha cercato a Roma gli scontri ad ogni costo per poter arrivare ad un'altra Genova.
Il rischio di una cosa del genere è possibile, ma quello che vedo è una strategia del lasciar fare da parte della Polizia. Atteggiamenti del genere vanno condannati, un altra cosa, tra quele persone che hanno creato disordini sicuramente non c'erano lavoratori e cassintegrati, che erano li solo a manifestare in modo pacifico, ribadisco, e che sono stati espropriati dei loro diritti. La manifestazione del 15 ottobre scorso rappresenta uno spartiacque, una manifestazione di disagio non può e non deve diventare un pretesto per fare violenza. Il nostro obiettivo è dare voce e rappresentanza a chi è indignato e incazzato davvero. Mi dispiace dirlo ma ho visto un limite sia nella Sinistra sia nella Cgil, avrei voluto che la Cgil avesse aderito alla manifestazione a Roma del 15 ottobre scorso.
Per quanto riguarda invece l'organizzazione, secondo te le forze dell'ordine hanno sbagliato o non potevano prevedere una situazione del genere?
Con un movimento (quello messo su dai black boc n.d.r.) così poco organizzato in una manifestazione organizzata da tempo penso che sia stato facile che la situazione degenerasse e sfociasse in violenza. Si è cercato di far svolgere pacificamente la manifestazione a cui hanno partecipato tantissime persone e tantissimi giovani che purtroppo sono stati penalizzati dai comportamenti dei più violenti.
Alemanno ha deciso lo stop dei cortei per un mese per motivi di sicurezza, in questo modo a rimetterci è la manifestazione dei metalmeccanici del 21 ottobre prossimo. Cosa ne pensi?
Questa è la cartina tornasole. Il risultato ottenuto è quello di utilizzare la vicenda per ridurre gli spazi della manifestazione della Fiom. La questione è semplice, dobbiamo esser capaci di dover lottare e arrivare a non creare dei problemi di sicurezza di ordine pubblico e continuare a manifestare i nostri diritti pacificamente, come abbiamo sempre fatto.
Martedì
18/10/11
13:37
Se continuiamo a dare la colpa ad uno od all'altro, ne usciremo molto male da questa situazione, la vera indignazione deve essere contro gli sprechi e i privilegi, anche nei distacchi sindacali ci sono situazioni insostenibili di spreco, con situazioni ben piu' privilegiate rispetto a quanto a accade in europa. Esiste un problema di insostenibilita' e di etica in Italia. Basta con la disonesta' intellettuale, per cui e' sempre colpa dell'altro. Ognuno si faccia un esame di coscienza e, possibilmente di conti, per vedere come sprecare di meno.