Secondo i dati ISTAT in provincia di Perugia l’aspettativa di vita delle donne supera gli 85 anni, 4 anni più dei
maschi.

Tutto bene, si potrebbe dire (anche se sta frenando l’allungamento dell’aspettativa di vita), assolutamente
non va bene, se guardiamo i dati economici e previdenziali forniti dall’INPS.
1. Per esempio per le pensioni di cittadinanza, che integrano di circa 200 euro pensioni bassissime, in
provincia di Perugia i percettori sono così divisi: 755 donne e 372 uomini.
2. Sulle invalidità civili le femmine (sempre in provincia di Perugia) sono 5.489, i maschi 3.786 e le
indennità medie mensili stanno attorno alle 200 euro.
3. Per quanto riguarda l’assegno di accompagnamento, 4.427 sono le femmine, 3.035 i maschi.
4. Inoltre la 14esima mensilità, che va ai pensionati con i redditi inferiori ai 1000 euro al mese, vede
una netta prevalenza di percettori tra le donne (32.958 contro 11.152 uomini). Quindi, ben tre
quarti delle 14esime in provincia di Perugia sono assegnate alle femmine per sole ragioni di basso
reddito.

Questi dati sono la dimostrazione plastica della condizione difficile che vivono molte donne.
Non è sufficiente vivere a lungo. Ad una lunga aspettativa di vita, deve corrispondere una
adeguata qualità e un reddito dignitoso.

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