ll Parlamento europeo ha rieletto Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. Sette le schede nulle. I votanti sono stati 707. La maggioranza minima richiesta per l'elezione era 360.

Gli europarlamentari di Fdi hanno votato contro Ursula Von der Leyen, confermano fonti autorevoli di governo. "Le scelte fatte in questi giorni, la piattaforma politica, la ricerca di un consenso a sinistra fino ai Verdi hanno reso impossibile il nostro sostegno a riconferma della presidente Ursula von der Leyen", ha detto il capodelegazione di Fdi all'Eurocamera Carlo Fidanza sottolineando che con la rielezione "non viene dato seguito al forte messaggio di cambiamento uscito dalle urne del 9 giugno". "Questo non pregiudica il nostro rapporto di lavoro istituzionale che siamo certi possa portare alla definizione di un ruolo adeguato in seno alla prossima commissione che l'Italia merita", ha aggiunto. Sarà ma a tutti è sembrato che tra donne il Gigante alla fine sia stata proprio la Ursula e per la Meloni la conferma di valere poco, se non pochissimo in campo europero.

Un pensiero che viente descritto nel migliore dei modi da Giuseppe Conte. "In Europa, coerentemente, il Movimento 5 Stelle ha votato contro von der Leyen perché non condividiamo la strategia delle armi e della guerra a oltranza in Ucraina, l'assenza di un piano serio contro le disuguaglianze e la valanga di tagli che il Patto di stabilità imporrà all'Italia con la complicità dell'ok di Meloni: 13 miliardi l'anno di sforbiciate che colpiranno le tasche dei cittadini, i diritti sociali, la sanità". Lo scrive sui social il leader del M5S, Giuseppe Conte. "In tutto questo - aggiunge - la premier Meloni non è riuscita a farsi valere, a incidere. È andata in tilt, schiacciata dal contrapposto pressing di Tajani e di Salvini, con un Governo completamente spaccato. Ha condotto trattative fino all'ultimo secondo, con un nulla di fatto. Ora ci racconterà che è stata coerente: sì, certo, dopo avere accettato di tutto da Bruxelles in questi due anni di governo. Ci ritroviamo con un'Italia irrilevante, mentre siamo un Paese fondatore, che in Europa deve pesare di diritto. Noi 5 anni fa siamo stati decisivi nel condizionare il programma europeo di von der Leyen fino a ottenere i 209 miliardi. Ora Meloni ha deciso di tenere l'Italia in panchina".

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