Domenica a Perugia il IX Congresso regionale di Legambiente
PERUGIA - Rinnovare, coinvolgere, proporre, collaborare: sono queste le parole d’ordine di un percorso che ha l’obiettivo di costruire “L'Umbria che vogliamo. Comunità, innovazione ed economie circolari per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici”. Questo titolo che abbiamo voluto dare all’evento, riassume elementi fondamentali che non possiamo più sottovalutare: “La nostra regione ha bisogno di fare rete, necessita di una comunità green e responsabile per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici anche a livello locale”, dice Alessandra Paciotto, presidente regionale di Legambiente.
A partire dalle 9:30 saranno questi gli argomenti che verranno affrontati durante il dibattito con le istituzioni che caratterizzerà la prima parte della giornata. Nel pomeriggio, invece, spazio agli adempimenti politici e alla discussione dei documenti congressuali da parte della base associativa.
“Quello di domenica sarà un congresso molto importante anche per il fatto che dopo 17 anni così come gli altri 19 regionali che costituiscono la rete di Legambiente, in Umbria si rinnova lo statuto”, sottolinea la presidente. Questa novità avrà ripercussioni sia sugli aspetti organizzativi (Legambiente Umbria diventerà “associazione di secondo livello” di cui sono soci i circoli) che sull’azione dell’associazione: gli elementi che caratterizzano questa nostra originale associazione, e cioè l’articolazione in circoli locali, radicati ed espressione di un determinato territorio, e di avere nello stesso tempo la capacità di una visione ampia e generale, vengono ulteriormente valorizzati e diventano strategici.
“Il protagonismo dei circoli e la maggiore presenza sul territorio regionale continueranno ad essere la principale mission associativa – conclude la Paciotto - analisi, monitoraggi, denunce e supporto ai cittadini, ma saranno ancora il veicolo per costruire alleanze e reti territoriali”.
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