Domenica 27 “Il colore del sole” al Teatro Cucinelli
CORCIANO - Domenica 27 gennaio 2019 alle ore 18:00, il Teatro Cucinelli di Solomeo ospita, per il secondo appuntamento musicale di gennaio, «Il Colore del Sole», Opera in un atto liberamente tratta dal Romanzo omonimo di Andrea Camilleri.
Protagonisti un attore principale, otto cantanti-attori e otto strumentisti dell’Ensemble Roma Sinfonietta, con musiche di Lucio Gregoretti dirette da Gabriele Bonolis.
La trama dell’Opera è tratta dal romanzo omonimo di Andrea Camilleri, una rievocazione – nella forma di un diario immaginario – degli ultimi anni di vita di Michelangelo Merisi, detto il «Caravaggio».
La figura del pittore, costantemente in bilico tra il sublime della sua arte e il tormento quasi ferale delle sue pulsioni, è al centro di un’opera a sua volta in bilico tra la voce parlata del melologo e il canto – ora polifonico, ora solistico, portatore degli affetti della complessa anima caravaggesca, ma anche estensione espressiva dell’ensemble strumentale.
Sono anni tumultuosi che il pittore, inseguito sia dalle guardie del Pontefice che dai Cavalieri di Malta, trascorse in fuga tra Napoli, Malta e la Sicilia tra il 1606 e il 1608, quando sul suo capo pendeva una condanna a morte per un omicidio commesso a Roma nel 1606. Anni di un «chiaroscuro» che riflettono quelle stesse caratteristiche delle sue tele, un sole dal color «nero» nel quale Camilleri immagina una sorta di fotofobia, un gioco degli specchi che costringe il pittore a vivere le sue giornate come in una eclissi di sole permanente.
Come ha scritto Cristian Taraborrelli, regista dello spettacolo oltre che creatore della drammaturgia video: «Ho cercato nel buio degli sfondi scuri delle tele del Caravaggio tutto quello che è celato, nascosto dietro le figure; il mondo fuori dall’inquadratura del dipinto che è presenza non riflessa, ma emotivamente percepibile. La fuga di Caravaggio dalla morte diventa nella mia visione un avvicinamento graduale alla contemporaneità; gli incubi, le sue ossessioni, le sue paure sono momenti in cui il presente prende forza e irrompe nel racconto. Ecco che nel video Caravaggio si agita in spazi mentali, dove le proporzioni sono alterate e dove è facile perdersi oltre la linea dell’orizzonte».
Protagonista, nel ruolo di Caravaggio, è Massimo Odierna, mentre i costumi sono di Angela Buscemi. Le musiche di Gregoretti rimandano all’arte madrigalistica del primo Seicento.
L’Opera è una produzione della Fondazione Pergolesi Spontini e Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, in collaborazione con Roma Sinfonietta e Accademia d’Arte Lirica di Osimo e con il sostegno di Errebian SpA.
Sono anni tumultuosi che il pittore, inseguito sia dalle guardie del Pontefice che dai Cavalieri di Malta, trascorse in fuga tra Napoli, Malta e la Sicilia tra il 1606 e il 1608, quando sul suo capo pendeva una condanna a morte per un omicidio commesso a Roma nel 1606. Anni di un «chiaroscuro» che riflettono quelle stesse caratteristiche delle sue tele, un sole dal color «nero» nel quale Camilleri immagina una sorta di fotofobia, un gioco degli specchi che costringe il pittore a vivere le sue giornate come in una eclissi di sole permanente.
Come ha scritto Cristian Taraborrelli, regista dello spettacolo oltre che creatore della drammaturgia video: «Ho cercato nel buio degli sfondi scuri delle tele del Caravaggio tutto quello che è celato, nascosto dietro le figure; il mondo fuori dall’inquadratura del dipinto che è presenza non riflessa, ma emotivamente percepibile. La fuga di Caravaggio dalla morte diventa nella mia visione un avvicinamento graduale alla contemporaneità; gli incubi, le sue ossessioni, le sue paure sono momenti in cui il presente prende forza e irrompe nel racconto. Ecco che nel video Caravaggio si agita in spazi mentali, dove le proporzioni sono alterate e dove è facile perdersi oltre la linea dell’orizzonte».
Protagonista, nel ruolo di Caravaggio, è Massimo Odierna, mentre i costumi sono di Angela Buscemi. Le musiche di Gregoretti rimandano all’arte madrigalistica del primo Seicento.
L’Opera è una produzione della Fondazione Pergolesi Spontini e Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, in collaborazione con Roma Sinfonietta e Accademia d’Arte Lirica di Osimo e con il sostegno di Errebian SpA.
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