Distilleria Pontevalleceppi – In Prima commissione il punto sulla situazione
Partecipato incontro della prima commissione consiliare permanente intorno alla situazione ambientale collegata alla distilleria di Pontevalleceppi. Presenti, nella sala delle Partecipazioni, questa mattina gli assessori competenti Roberto Bertini della Provincia e Lorena Pesaresi del Comune di Perugia, quasi tutte le associazioni ambientaliste del territorio (Italia Nostra, Legambiente e Wwf) e i tecnici dell’Ente di Piazza Italia. L’ordine del giorno, presentato dai consiglieri Franco Granocchia, capogruppo dell’Idv, e da Luca Baldelli, capogruppo del Prc, aveva ad oggetto sia la verifica delle condizioni di rischio ambientale sia la delocalizzazione della distilleria. Il documento presentato evidenziava anche un aumento del rischio nel periodo di lavorazione delle vernacce per grappe e presentava la richiesta di aggiornare il Protocollo di intesa tra Comune, Regione, Provincia, Asl, Arpa e Circoscrizione. Nel suo intervento l’assessore provinciale all’Ambiente Bertini ha manifestato la piena disponibilità dell’Ente intorno a questo problema: “Noi siamo sensibili al fatto che questa questione vada affrontata, abbiamo sempre dimostrato un grande impegno per le tematiche ambientali. In questo caso è fondamentale l’apporto dei tecnici, i nostri intorno a questo punto sono sempre a disposizione”. L’assessore comunale Pesaresi ha dato la disponibilità ad aprire nuovi tavoli, anche sul problema più generale del Tevere. “Ad ottobre dello scorso anno – ha puntualizzato Pesaresi – abbiamo ricominciato gli incontri del Protocollo d’intesa”. Urbano Barelli di Italia nostra ha spiegato: “Ci rassicura il fatto che ci sia la volontà a risolvere il problema: la distilleria, ribadiamo, deve essere delocalizzata, ai problemi ambientali più in generale penseremo dopo. E’ assolutamente necessaria una Conferenza di servizi nella quale prendere una ferma decisione: che la fabbrica possa crescere, ma da un’altra parte”. Antonella Rapucci del Wwf è intervenuta chiedendo invece anche una considerazione più generale sul fiume Tevere. “La distilleria – ha aggiunto – è un problema sia per l’ambiente che per la sua pericolosità. Intaccata è anche la mobilità, il treno locale non può fermarsi. Ma anche sul Tevere esiste un incidenza di tipo sanitario: dopo nostri rilevamenti abbiamo fatto delle denunce alle autorità competenti”. Anna Rita Guarducci di Legambiente ha anche lei sottolineato il danno derivante anche alla mobilità: “Il treno non si ferma perché sarebbe pericoloso: condividiamo quindi – ha aggiunto – il fatto che la distilleria debba essere delocalizzata: anche il Tevere ci interessa perché vorremmo un sano ecosistema nel territorio”. “Dobbiamo però sottolineare – ha spiegato il consigliere Bruno Biagiotti del Pdl – che ci troviamo in una stato di diritto: il problema, condivido pienamente, va affrontato, ma le norme generali stabilite asseriscono che si rientra nei parametri. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità: non sono scesi i marziani anni fa per fare i piani regolatori. Affrontiamo il problema in termini corretti: il tavolo giusto adesso è quello della Conferenza dei servizi”. Il responsabile dell’ufficio tecnico provinciale Boris Vujovic ha poi illustrato che già da tempo si stava parlando di delocalizzazione, ma che la proprietà aveva affermato che i costi di trasferimento sarebbero stati di 100 milioni di euro. Troppi per le amministrazioni. Secondo Luca Baldelli andrebbero anche sentiti i comitati dei cittadini e la proprietà dell’azienda. “Trovo poi assurdo che le associazioni ambientaliste debbano andare sotto processo per difendere i cittadini e che si sia chiesta la cifra altissima di 100 milioni di euro: appuriamo questo fatto”. Enrico Bastioli capogruppo di Sinistra e libertà è stato dello stesso parere: “Se c’è la volontà di risolvere il problema va trovato il modo: ci vogliono tempi certi: che la proprietà poi si assuma le sue responsabilità”. Infine Franco Granocchia ha puntualizzato il fatto che la Provincia sulle tematiche ambientali sta esaminando una mole immensa di lavoro. “Qui c’è una grande unità tra i vari schieramenti – ha aggiunto – il tempo delle chiacchiere è finito”. In conclusione della seduta di commissione il presidente Massimiliano Capitani ha aggiunto che ci sarà a breve un incontro mirato alla delocalizzazione con la partecipazione anche dei comitati cittadini.
Da Cittadino e Provincia
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