ROMA - “I finanziamenti che verranno attivati dal Piano Junker devono poter essere destinati anche alla prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico che interessano drammaticamente il nostro Paese e che rappresentano un rischio elevato per l’incolumità di milioni di italiani”. A chiederlo, a margine della riunione della commissione Ambiente avvenuta alla Camera, è la deputata di Scelta Civica Adriana Galgano che ha presentato, insieme al collega Salvatore Matarrese, un’interrogazione in merito cui il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi ha replicato durante il question time annunciando l’esclusione di tali progetti dall’elenco redatto in vista dell’assegnazione delle risorse connesse col Piano.

Il titolare del dicastero ha spiegato che la logica di selezione e di filtro alla presentazione delle proposte da parte degli Stati membri ha consentito di indicare all’interno del Piano solo i progetti relativi a cinque aree di intervento che puntano quasi tutto sullo sviluppo della rete TEN-T (la linea di finanziamento della Commissione Europea per l’espansione delle Reti Transeuropee di Trasporto) ovvero sui valichi, sugli assi della rete ferroviaria inseriti nel core network delle reti TEN-T, sugli assi portanti della rete viaria della core e della comprehensive network delle reti TEN-T, sulle aree metropolitane dei corridoi TEN-T e sui nodi logistici core del programma TEN-T.

“Le reti infrastrutturali europee rappresentano senza dubbio un comparto strategico sul quale investire – ha replicato Galgano – ma in Italia il dissesto idrogeologico è un fenomeno che interessa drammaticamente il territorio con gravi rischi per le popolazioni. Per questo rimango convinta della necessità assoluta di inserire i progetti di prevenzione nella lista delle proposte che beneficeranno dei fondi attivati dal piano Juncker. Continuerò, quindi, ad insistere nella richiesta in sede di discussione nelle commissioni parlamentari competenti” ha concluso la deputata di SC evidenziando tuttavia che il ministro Lupi ha ufficializzato l’inserimento, nell’elenco degli oltre 2mila progetti pubblicati dalla Comunità europea relativi al triennio 2015-2017, di proposte relative ai fenomeni di dissesto idrogeologico in Italia per un importo pari a 7,6 miliardi di euro.

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