Catiuscia Marini intervenendo sulla proposta di legge "Contro le violenze causate dall'orientamento sessuale", che è stata al centro di una audizione in terza commissione regionale, ha sottolineato che " essa dovrà essere sottoposta ad una analisi istruttoria, anche in raccordo con altri disegni di legge in itinere.
 

Condividiamo la valenza culturale e valoriale dell'iniziativa, che cerca di dare attuazione aprincipi dell'ordinamento che noi siamo già chiamati a rispettare in molti ambiti di competenza regionale. Ci sono alcune misure del fondo sociale europeo che sono finalizzate proprio a rimuovere le discriminazioni.
 

La legge naturalmente non può incidere sulle competenze statali ma può portare al recepimento di un principio comunitario in ambito comunale e regionale. Il tema è contingente dato che ci possono essere coppie riconosciute in altri paesi europei che si trasferiscono in Umbria ed a cui andrebbero garantiti i diritti che l'Unione europea già riconosce.

 

La seconda parte della legge, quella sul contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere, andrebbe raccordata con il disegno di legge della Giunta sulle 'Norme per la parità di genere'. Le due leggi possono procedere parallelamente ma le parti che si sovrappongono andranno raccordate tenendo conto di quanto previsto nella proposta della Giunta.
 

Nel mese di ottobre, subito dopo l'assestamento di bilancio che stanzierà fondi relativi, si dovrà procedere all'approvazione delle norme, salvo diverse decisioni del Parlamento nazionale, di cui ovviamente dovremo tenere conto anche nei tempi di discussione.
 

Peraltro già oggi i servizi regionali lavorano su cura, assistenza, salute delle persone, con servizi che non sono esclusivamente dedicati alle persone omosessuali ma riguardano anche le questioni oggetti della legge. Questo per rispettare la carta dei diritti fondamentali della Ue e l'articolo 3 della Costituzione. La proposta di legge consiliare va oltre, andando a toccare questioni aperte e non disciplinate dalla legislazione nazionale.
 

Pur senza sforare le competenze della Regione possiamo rendere coerenti le due iniziative legislative, costruendo una norma finanziaria che assolva anche le esigenze di copertura di questo atto. La programmazione europea prevede specifici interventi e misure proprio per la lotta alle discriminazioni.

Non esistono dati statistici ma l'esperienza diretta ci dice che le discriminazioni ci sono, nelle scuole e nella società. Anche le denunce alla Polizia testimoniano l'esistenza del fenomeno. Naturalmente non può esistere una banca dati sull'orientamento sessuale per questioni di privacy. In assenza di una legislazione si creano situazioni complesse anche per le coppie di fatto, omo e eterosessuali, ad esempio in materia di edilizia pubblica sociale".

 

Condividi