GUBBIO – Conferenza stampa questa mattina al Comune di Gubbio sullo stato reale della discarica di Colognola dopo l’allarme “elettorale” lanciato ieri dal deputato del Pdl Girlanda.

A fare il punto della situazione sono stati i tecnici che con diverso compito e ruolo sono preposti alla gestione e al controllo dell’impianto comprensoriale. Erano presenti infatti l’ingegner Raffaele Santini dirigente del Comune di Gubbio, l’ingegner Valter Fabio Filippetti progettista dei lavori e direttore della discarica e il geologo Fausto Pelicci incaricato delle verifiche geologiche e geotecniche.

La conferenza, come abbiamo detto , era stata indetta per fare chiarezza sulle notizie pubblicate da alcuni quotidiani in ordine a presunti inquinamenti causati dal cattivo funzionamento dell’impianto in questione, “notizie tanto incomplete, distorte, strumentali – è stato detto - da apparire per certi versi anche preoccupanti, a danno della corretta informazione e riconducibili a procurato allarme”.

Al di là delle informazioni fornite, è stata comunque anunciata la convocazione di una conferenza pubblica sull’intera vicenda, finito il cosiddetto "silenzio elettorale", per martedì 24 maggio alle ore 17 presso la Sala Trecentesca del Comune, nel corso della quale verranno affrontate in maniera dettagliata le tematiche in questione, dando la possibilità a chiunque di esprimere le proprie valutazioni, osservazioni o fornire suggerimenti.

Questi in sintesi i punti salienti di quanto è stato affermato nel corso della conferenza stampa di stamani:
- non c’è mai stato rischio alcuno per la salute umana e per l’ambiente;
- la discarica è perfettamente sotto controllo e si sta facendo del tutto qualsiasi minimo rischio per la salute umana e per l’ambiente;
- sostenere che la discarica inquina e che il Comune non ha fatto nulla non corrisponde al vero. Questo potrebbe creare un allarmismo ingiustificato;

- ulteriori e maggiori dettagli al riguardo verranno comunque forniti in occasione del programmato incontro pubblico del 24 maggio.

Questa la relazione dell’ingegner Santini:
« Insieme a me ci sono l’ingegner Valter Fabio Filippetti della Cooprogetti, professionista di comprovata esperienza e capacità che ha progettato e diretto i lavori per la realizzazione della discarica comprensoriale di Colognola e che sta effettuando la Direzione Tecnica della gestione e il Geologo Fausto Pelicci che ha effettuato svariati studi geologici e geotecnici del sito e che sta effettuando sia alcuni dei monitoraggi previsti che le indagini supplementari richieste dall'Amministrazione Provinciale. La discarica di Colognola di Gubbio è stata realizzata su progetto approvato dalla Regione dell'Umbria nel 1991 ed attivata nello stesso anno. E' stata progettata per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, e Assimilalibi agli Urbani prodotti nei Comuni dell'Alto Chiascio e per lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi. Ha una capacità complessiva di circa 500.000 mc.. Al momento ha una capacità residua di stoccaggio dei rifiuti di circa 50.000 - 60.000 mc.. Dall'inizio dell'anno 2006, dopo la realizzazione della stazione di trasferenza per RSU, è stato sospeso il conferimento dei rifiuti tal quali, così come previsto dalle normative vigenti, per cui è stata utilizzata solo per il conferimento dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani e per i rifiuti speciali non pericolosi. Dall'inizio di questo mese viene utilizzata anche per il conferimento dei sovvalli provenienti dall'ATI l. Con il conferimento dei sovvalli si conta di colmare la sua capacità residua nell'arco temporale massimo di un triennio, dopodiché verrà definitivamente dismessa. Da allora inizierà la gestione della fase del così detto "post-mortem", che avrà una durata presuntiva di circa 30 anni. Il rapido riempimento della discarica è stato da sempre auspicato da questo Comune in quanto: consentirà di completare tutte le operazioni di riambientamento previste dalle vigenti autorizzazioni, con particolare riferimento alla ricopertura ed impermeabilizzazione finale del sito; consentirà di ridurre sensibilmente i costi di gestione legati sia alle attività operative vere e proprie che a quelli connessi alla produzione del percolato. Avendo valenza comprensoriale (ricordo che era sorta per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nell' Alto Chiascio) il sito venne scelto tenendo conto sia della sua baricentricità rispetto alla distribuzione della popolazione interessata, che della natura geologica dei suoli. Dato che i rifiuti stoccati in discarica subiscono processi di trasformazione in ambiente anaerobico, con produzione di biogas e di percolato, le caratteristiche dei terreni dovevano essere il più possibile impermeabili, per evitare che il percolato potesse inquinare le falde acquifere. Venne localizzata e realizzata a Colognola in quanto tra i possibili siti, venne ritenuto quello più idoneo allo scopo. In seguito all'entrata in vigore del D.Lgs. 36/2003, la discarica è stata adeguata alle nuove norme dettate da direttiva comunitaria. Successivamente è stata ottenuta l'A.I.A. rilasciata dalla Regione dell'Umbria con Determinazione del Dirigente del Servizio Qualità dell'Ambiente e Gestione dei Rifiuti n. 5357 del 20/06/2008. L'AIA, che è un provvedimento che devono possedere tutte le attività potenzialmente inquinanti prevede, tra l'altro, l'effettuazione di svariate attività di monitoraggio e controllo che questo Ente ha e sta regolarmente effettuando da sempre. Per il controllo delle acque sotterranee è stata prevista la realizzazione di pozzi piezometrici nei dintorni della discarica ed il monitoraggio degli acquiferi intercettati. Attività tutte esercitate attraverso i tecnici addetti al monitoraggio e controllo. Dalle analisi condotte sull'acqua prelevata dai pozzi in questione sono stati rilevati risultati anomali rispetto ad alcuni parametri: per cui l'Amministrazione Comunale stessa, tramite la Cooprogetti Società, come già detto incaricata dal Comune di Gubbio alla Direzione Tecnica della discarica, ha prontamente e senza nascondere nulla comunicato con la nota del 15 febbraio 2010, agli Enti di Controllo (Provincia di Perugia ed ARPA) la situazione per valutare e programmare gli interventi da realizzare. A seguito della conseguente richiesta della Provincia di Perugia del marzo 2010 tendente a fare chiarezza sull'episodio, in accordo con l'Amministrazione Comunale e con la direzione tecnica della discarica, ARPA Umbria si è fatta carico di effettuare essa stessa lo studio delle caratteristiche idrogeologiche e idrogeochimiche dell'area della discarica di Colognola atto a verificare e chiarire le cause dei valori anomali rilevati, con particolare riguardo alla presenza di consistenti concentrazioni di ammoniaca (NH4). Lo studio ha riguardato anche l'analisi di pozzi già esistenti e non direttamente riferibili allo stretto contesto dell'impianto, quindi al di fuori dell'area della discarica. Le conclusioni dello studio possono essere così riassunte: • nei pozzi all'esterno dell'area della discarica risultano concentrazioni di azoto ammoniacale entro i limiti (per cui non c'è inquinamento della falda acquifera); • gli studi idrogeologici ed idraulici hanno stabilito che i pozzi piezometrici della discarica non possono essere considerati corpi idrici significativi e non sono scavati in una falda acquifera, dove per questo termine si intende "uno o più strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee". Quello che invece mi preme evidenziare, in qualità di Dirigente del Comune di Gubbio, è questo: la discarica è ubicata in una zona caratterizzata da uno strato molto consistente di terreno altamente impermeabile che rende estremamente difficile se non addirittura impossibile l'inquinamento della falda acquifera; che le anomalie riscontrate nei pozzi spia, quantunque difficilmente interpretabili a causa della scarsissima presenza di acquiferi nella zona sottostante e circostante la discarica, sono state prontamente rilevate da questo Ente e comunicate agli Organi preposti; che tramite ARPA sono stati celermente effettuati gli studi richiesti dalla Provincia di Perugia; - che, nonostante ciò, è stato affidato al geologo Fausto Pelicci l'incarico per l'effettuazione di ulteriori indagini che verranno completate nei prossimi giorni, per capire meglio i problemi ed individuare, di concerto con Provincia ed ARPA, le migliori soluzioni per scongiurare qualsiasi rischio per la salute umana e per l'ambiente. »
Questo il testo della direzione tecnica.
« A seguito della diffusione di volantini ed articoli di giornale riguardanti la Discarica di Colognola, sita in Gubbio, la Direzione Tecnica intende precisare quanto segue: 1. Fin dalla realizzazione ed attivazione la Discarica Comprensoriale di Colognola è stata soggetta a monitoraggio e controllo su tutte le matrici ambientali: aria, acque superficiali e sotterranee, suolo, geotecniche e di stabilità e sui rifiuti depositati. Tali controlli sono effettuati sia da parte del Gestore che da parte di Enti preposti al controllo e di tali verifiche si conserva la documentazione. Il piano di monitoraggio e controllo è stato approvato dall' ARPA e dalla Provincia di Perugia. 2. Nell'ambito del piano di monitoraggio e controllo si eseguono verifiche su acque sotterranee tramite piezometri realizzati appositamente in adiacenza dell'area di discarica. I controlli hanno evidenziato la presenza di azoto ammoniacale superiore al massimo previsto per le acque sotterranee; tale fatto è stato comunicato dalla Direzione Tecnica agli Organi preposti. 3. le perforazioni effettuate hanno evidenziato che la Discarica è ubicata su un banco di argilla di oltre 100 metri di spessore. Dagli studi tecnici eseguiti a corredo della progettazione e dai dati desumibili dalle indagini geologiche eseguite dalla Società Gemina fin dagli anni '60, si attribuisce a tale area una permeabilità quasi nulla, l'assenza di circolazione idrica sotterranea e pertanto, l'assenza di falde idriche. 4. l'assenza di circolazione idrica sotterranea è confermata, inoltre, dai rilievi dell'ARPA. Infatti nei pozzi privati posti a poche centinaia di metri dalla discarica non viene rilevata alcuna presenza di inquinanti a conferma della perfetta tenuta della base su cui poggia la discarica. 5. Proprio per quanto sopra esposto si avverte la necessità di tranquillizzare la cittadinanza che non sono mai esistiti o esistono rischi per l'ambiente e per la salute pubblica connessi alla attività della discarica. Ad ogni modo, nella normale attività di direzione e controllo, la Direzione Tecnica sta facendo tutte le necessarie verifiche e studi per stabilire ogni ulteriore intervento migliorativo della qualità ambientale.»

 

Condividi