Città di Castello - Discarica di Belladanza fuori controllo?
CITTA' DI CASTELLO - Il Nuovo Comitato Belladanza rende noto che, dopo aver prelevato diversi campioni dalle acque di scolo provenienti dalla discarica comunale di Città di Castello e successivamente averle fatte analizzare presso un autorevole laboratorio autorizzato dal Ministero della Salute, il giudizio igienico sanitario è risultato sfavorevole. L’ esame microbiologico ed in particolar modo la forte presenza di arsenico e ammoniaca nelle acque di scolo, hanno fatto scattare immediatamente un esposto presso i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Perugia . Forte preoccupazione è rivolta alle falde acquifere della zona a sud di Città di Castello ed in particolar modo al torrente Gracciata, affluente del fiume Tevere, nel quale gli scoli della discarica vengono convogliati. Il 10 ottobre 2010 il Nuovo Comitato Belladanza aveva già denunciato, tramite organi di stampa, documentando con numerose fotografie, la grave situazione in cui versava la discarica per rifiuti speciali tifernate dopo forti acquazzoni del periodo.
Al tempo, il comitato chiedeva lumi alle Autorità competenti tra le quali Sogepu spa, Arpa e Provincia sull’accaduto e chiedeva di verificare se ci fossero stati effetti inquinanti provocati dalle violenti piogge che, ricordiamo, fecero straripare i chiusini adiacenti ai pozzi piezometrici per la raccolta di percolato, inondando i campi sottostanti e successivamente riversando il liquido nell’affluente del Tevere. Dopo questo ennesimo problema causato dalla discarica di Belladanza, il comitato con forza invita tutte le Autorità preposte ad intensificare ulteriormente i controlli nell’impianto di Belladanza, per evitare ogni danno all’ambiente e scongiurare ogni possibile pericolo per la salute della comunità.
Il comitato si rivolgere direttamente alla Dott.sa Sara Passeri responsabile dell’Arpa distretto di Città di Castello, chiedendole per quale motivo, se ce ne fosse uno, le analisi di controllo dell’ aria, acqua e dei terreni fino ad ora eseguite nella discarica comunale, non siano pubblicamente visionabili, come previsto tra l’altro dal Piano Regionale dei Rifiuti Umbria e come promesso personalmente dalla stessa Dott.sa Passeri al comitato subito dopo il secondo grave incendio divampato nella discarica per rifiuti speciali nel luglio 2009. La trasparenza di queste informazioni è alla base di una società civile e le Istituzioni pubbliche preposte al delicato ed importante controllo per la salvaguardia dell’ambiente e salute dei cittadini, sono tenute a rispettare ed applicare queste elementari regole. Nell’ipotesi che questo non venga fatto, ci riserviamo, a nostre spese, di effettuare periodicamente le analisi e rendere pubblici i risultati.
Il Nuovo Comitato Belladanza, data l’importanza dell’argomento tanto sentito dai cittadini, viste le imminenti elezioni comunali, invita tutti i candidati a sindaco a spiegare ai tifernati, con estrema chiarezza semplicità e soprattutto coerenza, come intenderanno gestire il servizio pubblico della raccolta differenziata e la successiva chiusura del ciclo. Invitiamo inoltre i candidati a sindaco a rispettare le regole comunitarie e prima di tutto di buon senso prendendo una volta per tutte una posizione chiara sulla volontà di chiusura definitiva della discarica, il cui territorio è ormai sfruttato da oltre trent’ anni .
Ricordiamo loro che, se così non facessero, avallerebbero il folle progetto dell’Ati 1 Umbria voluto fortemente dall’amministrazione Cecchini, ormai giunto alla Valutazione Ambientale Strategica , il quale prevede una spesa pari a 10 milioni di euro, di soldi pubblici, previsti per l’ampliamento del sito destinato alle pericolose scorie provenienti dagli inceneritori. Il progetto prevede tra l’altro, la costruzione di un muro in cemento armato lungo 200 metri atto a contenere la frana attiva che, come denunciato in passato, sta scivolando sopra il futuro ampliamento e al torrente Gracciata…sembra che l’esperienza dell’ invaso di Montedoglio non sia servita a nulla! Gli sciagurati “errori” della amministrazione Cecchini tra i quali l’aver riempito prematuramente la discarica cittadina importando rifiuti “speciali” provenienti da fuori regione (in particolar modo dal nord Italia) solo per far cassa, non devono in nessun modo ricadere sulla salute e sulle tasche dei cittadini e siano presi come esempio da non ripetere.
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