Lo SPI CGIL di Terni ha seguito con interesse la discussione tenutasi nei giorni scorsi nel Consiglio Comunale di Terni, conclusa con l’approvazione di due distinti Atti di indirizzo, circa il tema dell’assistenza indiretta e vita indipendente per le persone con disabilità.

Lo SPI CGIL di Terni,  nella consapevolezza dell’importanza di un aspetto così delicato per la vita di migliaia persone, in particolare anziani, e delle loro famiglie, invita le forze politiche locali a rifuggire da possibili semplificazioni e ad assumere tali tematiche con lo spirito costruttivo che queste richiedono.

Per quello che concerne le nostre valutazioni siamo a ribadire come il tema dell’assistenza indiretta non possa essere assolutamente separato dalla presa in carica del soggetto disabile.

Solo ciò può consentire l’avvio di un percorso certo e sicuramente a protezione ulteriore del portatore di disabilità e della propria dignità di cittadino.

Di fronte a situazioni come quelle già esistenti a Terni, dove un’alta percentuale di pensionati, uomini e donne, molti dei quali con handicap, vivono senza alcuna rete famigliare, parlare di libertà di scelta potrebbe significate esclusivamente parlare di “falsa libertà nella scelta”.

Si potrebbero infatti aprire scenari di libero mercato proprio sulla pelle dei cittadini più indifesi.

Per questo, proprio perché è parte del nostro bagaglio culturale, ribadiamo la necessità che attorno a questi soggetti, che rappresentano l’anello più fragile della nostra Società, si irrobustisca sempre di più quella rete di protezione sociale certa, che non può essere minimamente scambiata con improbabili sperimentazioni.

Prendiamo atto con soddisfazione di come l’amministrazione comunale di Terni, almeno nelle dichiarazioni di questi giorni, converga su questa impostazione: da parte dello SPI CGIL di Terni rimarrà la massima attenzione sul tema.

 

SPI – CGIL TERNI

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