TERNI - "Le indagini condotte dalla Ausl 2 sulle matrici alimentari avrebbero evidenziato la presenza di diossina e policloro bifenili, oltre i limiti consentiti per il consumo umano, su alcune uova, nelle zone di Borgo Rivo (due casi) e San Liberatore (un caso) e vocabolo Valle (un caso)": a dirlo e' l'assessore all'Ambiente del Comune di Terni, Emilio Giacchetti, intervenendo in merito alla questione dei fenomeni di inquinamento delle matrici ambientali nel territorio.

Secondo l'assessore, occorre sottolineare "che i risultati ufficiali, e soprattutto le specifiche relative ai criteri di campionamento non sono ancora stati trasmessi alle istituzioni locali e che in tal senso - ha annunciato - formuleremo una richiesta urgente alla direzione della Ausl 2".

Giacchetti sottolinea che l'amministrazione, in stretta collaborazione con Provincia e Arpa, ha sempre seguito con attenzione i fenomeni di inquinamento, compreso quello da diossina che "in una citta' storicamente industrializzata puo' determinare l'accumulo nella catena alimentare, anche se finora, ad onore del vero, mai evidenziato in termini significativi".

A detta dell'assessore "le origini delle diossine sono da ricercare in tutti i processi di combustione di sostanze clorurate (incluse le plastiche) e certamente non possono essere associate alle scorie di acciaieria. E' pur vero - aggiunge - che alcuni processi che si conducono nella conca ternana (coincenerimento, fusione del rottame) possono dar luogo, in linea teorica, alla formazione di diossine".

Sulla questione intervengono intanto anche Italia Nostra e Wwf, che chiedono "informazioni corrette" da parte delle istituzioni sui rischi per la salute.

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